Lacune, violazioni, disagi che impediscono agli studenti con disabilità di iniziare e frequentare l’anno scolastico al pari dei compagni; GLO (Gruppi di Lavoro Operativi per l’Inclusione) non convocati e di conseguenza PEI (Piani Educativi Individualizzati) non redatti o non condivisi con le famiglie; sostegni (didattici ed educativi) non assegnati. E in alcuni casi famiglie invitate dalle stesse Istituzioni Scolastiche a trattenere a casa i figli e le figlie: sono le questioni oggetto di segnalazioni che arrivano da ogni parte del Paese alla FISH (Federazione per il Superamento dell’Handicap) dalla quale è costante il confronto politico con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per far sì che i diritti degli alunni e delle alunne con disabilità diventino realmente esigibili.
È dunque iniziato ancora una volta all’insegna di quei disagi, il nuovo anno scolastico? Per capirlo e per potenziare ulteriormente la propria azione di pressione nei confronti delle Istituzioni, la stessa FISH ha elaborato un agile questionario rigorosamente anonimo (raggiungibile a questo link), per chiedere la testimonianza diretta delle famiglie di alunne e alunne con disabilità.
«I dati raccolti – spiegano dalla Federazione – non hanno velleità statistiche, ma puntano a fornire un quadro della reale situazione dell’inclusione scolastica che ci aiuterà a indirizzare le doverose rivendicazioni all’interno dell’Osservatorio Permanente per l’Inclusione Scolastica del Ministero, di prossima convocazione». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il questionario elaborato dalla FISH.