Promosso dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), ha aperto il 23 ottobre scorso a Torino (Corso Trento, 13), il nuovo Centro HPL (Diagnosi e percorsi specialistici personalizzati per l’età evolutiva), presso l’Educatorio della Provvidenza, ossia negli stessi locali dell’altro Centro HPL (Laboratori di potenziamento cognitivo), il servizio post-scolastico gratuito dedicato a bambini e bambine con Funzionamento Intellettivo Limite.
«Secondo le stime fornite dalle Linee di indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza, approvate nel 2019 dal Ministero della Salute – spiegano dalla CPD -, i disturbi del neurosviluppo coinvolgono complessivamente fino al 20% della popolazione minorile, una percentuale importante e in crescita che si scontra con la crescente saturazione del sistema pubblico. Infatti, la saturazione dei servizi di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza compromette la possibilità di una diagnosi precoce e l’attivazione di interventi terapeutici e riabilitativi tempestivi, che in età evolutiva possono prevenire o modificare le traiettorie di sviluppo. Questo nuovo servizio, dunque, intende rispondere a un bisogno urgente di molte famiglie con figli fino ai 18 anni, che manifestano disturbi del neurosviluppo perché offre un percorso diagnostico precoce e accurato per i minori che si trovano ad affrontare fatiche nel percorso evolutivo, dando la possibilità, quindi, di attivare interventi terapeutici e riabilitativi tempestivi, che in età evolutiva possono prevenire o modificare le traiettorie di sviluppo».
Il nuovo Centro HPL, va detto, è strutturato in modo tale da fornire un sostegno mirato non solo ai minori, ma anche ai loro genitori, promuovendo azioni di orientamento e accompagnamento per supportare il ruolo genitoriale, in particolare in situazioni di fragilità socio-economica e relazionale. A tal proposito, l’accessibilità al Centro Diagnosi è garantita a tutte le famiglie perché contributi e donazioni private consentono di coprire i costi del servizio.
«Il Centro – aggiungono dalla CPD – si contraddistingue inoltre per la proposta di un approccio integrato e comunitario, che prevede l’accompagnamento dell’intero nucleo familiare, da parte di un’équipe multiprofessionale con competenze diagnostiche, riabilitative, psico-pedagogiche e di mediazione culturale, con l’obiettivo di rispondere in modo olistico alle necessità della famiglia e far fronte alle difficoltà dei minori, in dialogo con la comunità educante e i servizi pubblici e privati del territorio. Il tutto all’insegna del dialogo e dall’accompagnamento delle famiglie anche dopo la diagnosi. A questo si aggiunge l’attenzione al contrasto alla povertà educativa dei minori, una condizione multidimensionale strettamente connessa alle condizioni di svantaggio socioeconomico della famiglia di origine che può fortemente ostacolare l’accesso alle opportunità di crescita e di sviluppo da parte di bambini con disturbi evolutivi».
«La prerogativa essenziale del nuovo servizio – concludono dalla CPD – è la presa in carico del nucleo familiare nel suo complesso tanto che a fare da guida durante i percorsi proposti che sono rigorosamente specialistici e personalizzati, oltre ai professionisti coinvolti, è presente la figura innovativa del “case manager” al fine di offrire orientamento e accompagnamento alla famiglia stessa e al minore, diventando il punto di riferimento per il periodo successivo alla diagnosi. Fermo restando che è necessario precisare una cosa: il Centro HPL non rilascia una certificazione, aspetto che in Piemonte è di esclusiva competenza del Servizio di Neuropsichiatria Infantile delle ASL territoriali, ma le famiglie possono portare all’ASL la diagnosi effettuata dal Centro Stesso, in autonomia o accompagnati dal case manager, affinché venga validata per ottenere la certificazione che potrà darà diritto al sostegno scolastico o ad altre forme di supporto pubblico».
«Il nuovo servizio del Centro HPL – commenta Giovanni Ferrero, direttore della CPD -, dedicato a diagnosi dei disturbi del neurosviluppo e a percorsi specialistici personalizzati, nasce innanzitutto come alleanza fra Terzo Settore e servizi pubblici, con una forte volontà di collaborazione con l’ASL per supportare le famiglie, soprattutto quelle che affrontano situazioni di fragilità socio-economica. Il nostro obiettivo è fornire una risposta concreta non solo attraverso l’orientamento verso i servizi pubblici e verso i progetti utili realizzati dalle tante realtà locali del Terzo Settore, ma fornire un accompagnamento attivo, che preveda interventi diretti a favore di minori e famiglie, contribuendo a rendere il percorso verso la comprensione della situazione dei propri figli e l’intervento più accessibile e integrato».
Da ricordare in conclusione che a sostenere l’avvio dell’iniziativa, insieme a tre donatori privati, è stato il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Fabrizio Vespa (fabrizio.vespa@cpdconsulta.it).
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