Un progetto internazionale per rafforzare la riabilitazione in Ucraina

L’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura che opera per la riabilitazione di persone con lesione midollare o grave cerebrolesione, ha dato vita a un’importante collaborazione con la Fondazione Soleterre di Milano, l’Ospedale Clinico Cittadino n. 4 del Consiglio Comunale di Dnipro in Ucraina e la Prima Unione Medica Territoriale di Lviv (Leopoli), sempre in Ucraina, per rafforzare la capacità degli ospedali ucraini nel campo della riabilitazione, il tutto nell’àmbito di un più ampio progetto sostenuto dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo)

Montecatone e Ucraini nel Comune di Imola

Foto di gruppo durante la visita al Comune di Imola

L’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura di riferimento per la riabilitazione di persone con lesione midollare o grave cerebrolesione, ha portato a termine un’importante collaborazione con la Fondazione Soleterre di Milano, l’Ospedale Clinico Cittadino n. 4 del Consiglio Comunale di Dnipro in Ucraina e la Prima Unione Medica Territoriale di Lviv (Leopoli), sempre in Ucraina, allo scopo di «rafforzare la capacità degli ospedali ucraini nel campo della riabilitazione». Si tratta di un accordo sancito da un memorandum d’intesa, inserito nell’àmbito del progetto Rafforzamento della capacità degli ospedali di Lviv, Kyiv e Dnipro di rispondere, gestire e trattare le emergenze complesse legate alle vittime di ordigni esplosivi, finanziato dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo).

Nello specifico, Montecatone ha messo a disposizione strutture e personale specializzato per la formazione multidisciplinare di dieci colleghi ucraini provenienti dagli ospedali di Lviv e Dnipro, accolti nei giorni scorsi presso la propria sede.
Il gruppo – composto da due medici, una psicologa, tre terapisti occupazionali e quattro fisioterapisti, tutti molto giovani – è stato accompagnato da Dario Mariani, Health Specialist di Soleterre, Dario Mariani e da Nataliia Tatarenko, project manager dell’organizzazione non governativa ucraina Zaporuka.
Il programma formativo è stato arricchito anche dalla visita della delegazione in Comune, ricevuta dal sindaco di Imola Marco Panieri e dalla più che gradita visita all’Autodromo cittadino.

«Dalla riunione di fine stage – spiegano da Montecatone – è emersa grande soddisfazione dei partecipanti per la qualità delle competenze osservate e messe in pratica in reparto; particolare gratitudine per la disponibilità sia a condividere le novità scientifiche più eclatanti, ad esempio partecipando al congresso promosso da Montecatone sulle nuove tecnologie in riabilitazione [se ne legga già anche sulle nostre pagine, N.d.R.], sia le metodiche che possono essere concretamente utili alle persone traumatizzate anche laddove non ci sia la possibilità di utilizzare strumenti sofisticati».
Il coordinatore delle attività riabilitative dell’ospedale di Lviv, Oleg Bilianskyi, ha sottolineato che «il livello dello stage è andato oltre alle più alte aspettative», dando concreti spunti organizzativi utili per l’apertura della nuova Unità Spinale Unbroken avvenuta il 4 novembre e augurandosi di poter impostare ulteriori confronti, coinvolgendo anche il personale infermieristico. Dal canto suo Nataliia Tatarenko ha ringraziato per l’estrema flessibilità con cui il programma è stato adattato giorno per giorno per andare incontro alle richieste e alle curiosità espresse dai giovani tirocinanti. Per il gruppo degli operatori italiani, infine, la condivisione dei propri saperi con i colleghi ucraini è stata una preziosa occasione sia dal punto di vista umano che professionale.

«La sinergia tra Soleterre, Montecatone e gli ospedali ucraini – ha dichiarato Dario Mariani – ha creato un programma di formazione che dagli stessi team di riabilitazione che operano in Ucraina viene sentito come fondamentale per rafforzare le proprie competenze e rispondere anche alle nuove necessità sorte nel settore, dopo l’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022. I professionisti che hanno partecipato a questo training porteranno le loro nuove conoscenze ai colleghi, non solo nei reparti, ma anche negli altri ospedali, seguendo il modello di formazione “a cascata”, che assicura la diffusione di quanto appreso con conseguente beneficio di tutti i pazienti dei reparti di riabilitazione nel Paese».
«Il nostro impegno – ha affermato quindi Mario Tubertini, commissario straordinario di Montecatone – è stato finalizzato a fornire un contributo concreto per migliorare le capacità di risposta e trattamento delle emergenze nelle strutture ospedaliere ucraine; in questo impegno abbiamo coinvolto anche i colleghi del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna), purtroppo ancora chiuso per i danni creati dall’alluvione. Per noi sarà un privilegio poter continuare questa collaborazione».

Il progetto, come accennato inizialmente, è parte dell’Iniziativa di emergenza a favore della popolazione colpita dal conflitto in Ucraina e nei Paesi limitrofi con cui l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, attraverso il sostegno alle Organizzazioni della Società Civile italiane, internazionali e locali, fornisce aiuti umanitari a oltre 900.000 persone, rinnovando il proprio impegno verso la popolazione civile dopo un primo intervento nel 2022.

Qualche dato in più, in conclusione, su Soleterre, organizzazione non governativa nata nel 2002 per tutelare il benessere psicologico e fisico delle persone in ogni parte del mondo e in particolare, quelle che vivono un trauma a causa di guerra, malattia, povertà, emarginazione. Da oltre vent’anni interviene in Ucraina nel campo dell’oncologia pediatrica, finanziando la riqualificazione di reparti ospedalieri e supportando le famiglie con accoglienza gratuita e acquisto di farmaci. Dall’inizio della guerra nel 2022, inoltre, assiste la popolazione vittima della crisi umanitaria in corso (già più di 23.000 persone assistite), con supporto psicologico d’emergenza e, in particolare per i bambini colpiti nei combattimenti, attraverso riabilitazione fisica, neuromotoria e terapia occupazionale. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: corsolini@montecatone.com (Claudia Corsolini).

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