Impianti cocleari: uno sguardo al futuro

«Il Ventunesimo Secolo è testimone della connettività wireless, delle applicazioni per smartphone e degli algoritmi adattivi. Gli impianti cocleari ora si adattano agli ambienti rumorosi, trasmettono audio e musica in streaming e si collegano persino agli annunci ferroviari. Ma cosa ci riserva l’immediato futuro?»: saranno questi i temi al centro del convegno “Progressi nella tecnologia degli impianti cocleari, nelle tecnologie assistive e nella riabilitazione: uno sguardo al futuro”, promosso dall’ALFA (Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi) per il 30 novembre a Milano

Convegno su impianti cocleari, Milano, 30 novembre 2024«Il Ventunesimo Secolo è testimone della connettività wireless, delle applicazioni per smartphone e degli algoritmi adattivi. Gli impianti cocleari ora si adattano agli ambienti rumorosi, trasmettono audio e musica in streaming e si collegano persino agli annunci ferroviari. Ma cosa ci riserva l’immediato futuro?»: saranno questi i temi al centro del convegno Progressi nella tecnologia degli impianti cocleari, nelle tecnologie assistive e nella riabilitazione: uno sguardo al futuro, promosso dall’ALFA (Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi) per sabato 30 novembre a Milano (Aula Anfiteatro del Policlinico, Via Pace, 9, ore 9-16), avvalendosi tra l’altro della collaborazione del Pio Istituto dei Sordi di Milano, il tutto per mettere a confronto medici, tecnologie innovative e buone prassi.

Introdotto dall’otorinolaringoiatra e audiologo Diego Zanetti, direttore della Struttura di Audiologia del Policlinico di Milano, l’incontro intende dunque offrire una panoramica sugli interventi chirurgici per impianto cocleare e quali siano le prospettive future per migliorare sia l’attività chirurgica, sia la portabilità dei dispositivi per l’udito (processori) per i pazienti in ogni contesto di vita sociale.
«Al percorso chirurgico – sottolineano i promotori – si affianca però e si integra necessariamente il percorso riabilitativo e logopedico, anche in casi complessi, laddove siano presenti altre disabilità associate. In tal senso, le neuroscienze cognitive possono dare un supporto importante, sia per gli aspetti di fitting dei dispositivi, sia per la riabilitazione del paziente bambino ed adulto, o anziano. Alla medicina e alla scienza, inoltre, si affiancano oggi le nuove tecnologie, che in questo ultimo quinquennio hanno fatto da volano in molti settori, sia per quanto riguarda la qualità elevata dei nuovi dispositivi per l’udito, che possono avvalersi dell’intelligenza artificiale per processare il suono e migliorare la qualità dell’ascolto in contesti rumorosi, sia per la modalità in cui il suono viene veicolato ai dispositivi (per udenti e non udenti), tramite tecnologia WIFI o Bluetooth Auracast». (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del convegno (che sarà accessibile alle persone con disabilità uditiva grazie a uno strumento di ascolto assistito). Per ulteriori informazioni: progettialfa@gmail.com.

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