In soggiorno forme morbide, materiali naturali, colori caldi, luci soffuse. Sì a pareti colorate, soprattutto se dotate di finestre. No ai tappeti. In cucina pensili regolabili ed estraibili, tavoli con gamba centrale o con gambe ai quattro angoli. In camera meglio creare contrasto fra i colori delle pareti, il pavimento e il soffitto ed evitare superfici riflettenti e specchi di grandi dimensioni. In bagno, doccia a filo con il pavimento e pannelli a ventaglio, lavandino sospeso, specchio reclinabile. Tutte indicazioni semplici, ma preziose per chi, come le persone che vivono con la sclerosi multipla, può avere problemi visivi, di mobilità e di equilibrio, trovandosi ad affrontare, anche dentro casa, ostacoli spesso insormontabili.
Sono le indicazioni, o almeno alcune di esse, presenti nelle Raccomandazioni percettive sviluppate nell’àmbito del progetto Su Misura, promosso da Sandoz e realizzato in collaborazione con l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti), attraverso i progetti a cura degli/delle studenti del Triennio in Design e del Biennio Specialistico in Interior Design.
L’obiettivo di Su Misura è suggerire strategie utili a migliorare la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla e non solo. A partire dalla casa. «Quando ci è arrivata la proposta di partecipare a questo progetto abbiamo deciso di affrontare la sfida con un atteggiamento esperienziale: abbiamo chiesto agli studenti NABA di immergersi nella realtà delle persone con sclerosi multipla, a partire dal corpo, e di ascoltare le persone e i loro bisogni. È stata un’esperienza coinvolgente che ci ha arricchito dal punto di vista umano e professionale», ha dichiarato Germana De Michelis, Course Leader del Triennio in Design del Campus di Milano della NABA.
Dal confronto con le persone con sclerosi multipla, gli/le studenti hanno potuto cogliere quali siano le loro difficoltà, i bisogni e i desiderata. Da qui hanno preso forma nuove raccomandazioni per ogni ambiente della casa: soggiorno, cucina, camera, bagno e spazio lavoro/relax, definendo per ciascuno di essi consigli pratici da adattare alle esigenze del singolo, a partire da sei elementi specifici: forme, materiali, colori, luci, texture e suoni.
«La normativa sulla disabilità detta le regole di progettazione per garantire l’accessibilità degli spazi, ma si tratta di indicazioni fredde che tendono a uniformare anche gli ambienti domestici a quelli ospedalieri. Il nostro intento è stato invece quello di creare dei luoghi belli oltre che funzionali, pensati per raccontare la storia di chi li ha ispirati», afferma Arnaldo Arnaldi, docente della NABA.
La sclerosi multipla è una malattia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale e che può avere conseguenze diverse. «I sintomi – spiega Antonio Bertolotto, neurologo dell’Ospedale Koelliker di Torino e membro del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi di Orbassano (Torino) – si presentano in modo differente da persona a persona, a seconda della diversa localizzazione delle lesioni nel sistema nervoso centrale. Il rischio di disabilità è molto diminuito con le attuali terapie, ma una quota di persone con la malattia presenta una disabilità che può aumentare nel tempo. Ecco perché non solo terapie e riabilitazione ma anche degli ambienti funzionali e belli sono fondamentali per il benessere psico-fisico delle persone con sclerosi multipla».
Su Misura è arrivato a Milano con il patrocinio del Comune ospitante, il 20 e 21 novembre scorsi, attraverso un’installazione in Piazza XXV Aprile, con i partner di progetto che hanno condiviso i temi principali delle Raccomandazioni percettive, con l’obiettivo di diffonderne quanto più possibile il contenuto e offrire soluzioni concrete alle persone con sclerosi multipla, ai loro familiari e agli addetti ai lavori.
A supporto di questo ambizioso obiettivo, nelle principali stazioni metropolitane della città, sono stati saranno presenti in questi giorni totem digitali, per consentire di accedere alla versione digitale delle Raccomandazioni percettive Su Misura e farne il download attraverso un QR Code dedicato.
«Su Misura è un esempio di come sia possibile cambiare approccio verso la disabilità. Vogliamo creare spazi adeguati alle persone, che ne rispettino i gusti, che creino benessere. Non solo che siano accessibili. Per le persone che vivono con disabilità, ma anche per chi non ha questo problema: uno spazio privo di ostacoli è costruito per tutti, al di là della condizione di ognuno», dichiara Gianluca Pedicini, presidente della Conferenza delle Persone con Sclerosi Multipla.
La progettazione attenta e mirata a rendere l’ambiente più sicuro e confortevole è quindi un impegno sociale, che va al di là della singola malattia o della specifica disabilità. «Vogliamo essere pionieri nell’accesso alle cure, mettendo a disposizione del maggior numero di persone soluzioni utili a migliorare la propria vita, andando anche oltre il concetto di farmaco. Su Misura ne è un esempio concreto: partendo da un bisogno reale, manifestato dalle persone con sclerosi multipla, abbiamo messo a fattor comune le esperienze e il know-how di partner di eccellenza per realizzare un documento che auspichiamo possa contribuire a rendere più accessibili e sostenibili le abitazioni di chi convive con questa patologia», concludono Paolo Fedeli, Head of Corporate Affairs e Matteo Rinaldi, Business Unit Head Biopharma&Hospital di Sandoz. (Simona Lancioni)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
° Barbara Erba (barbaraerba@gmail.com).
° Michela Annoni (michela.annoni@omnicomprgroup.com).
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con minime modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.
Articoli Correlati
- Abbiamo "toccato con mano" la Tunisia È stato uno dei più apprezzati eventi cultural-sportivo-turistici fra quelli organizzati in 40 anni dall’ADV (Associazione Disabili Visivi). L’hanno chiamata “Settimana Gialla”, per richiamare il colore delle sabbie del Sahara,…
- Il bagno per disabili ha compiuto trent'anni, ma... A tutt'oggi il "bagno per disabili" - così come definito dalla legislazione - è un apparato pesantemente discriminante, che non tiene né conto della condivisione degli stessi ambienti con altre…
- In casa delle persone non autosufficienti Presentiamo tre schede di approfondimento - edizioni rivedute e aggiornate di materiali già curati negli anni scorsi - curate dalla rete dei CAAD dell’Emilia Romagna, i Centri Provinciali per l’Adattamento…