È in corso in questi giorni a Savona e a Genova e fino al 1° dicembre, la XXV edizione del Festival Internazionale del Doppiaggio Voci nell’Ombra, evento unico dedicato alle eccellenze del doppiaggio italiano nel cinema, nella televisione e nell’audiovisivo. Diretto da Tiziana Voarino e organizzato dall’Associazione Culturale Risorse–Progetti & Valorizzazione ETS, il Festival segna un importante traguardo: un quarto di secolo di storia.
Quest’anno la manifestazione omaggia Claudio G. Fava, storico direttore artistico, a dieci anni dalla sua scomparsa, e introduce una mascotte, simbolo di questo importante anniversario. L’evento rappresenta una vetrina prestigiosa per il doppiaggio, un’arte spesso invisibile, ma fondamentale nella fruizione degli audiovisivi.
Dalla sua nascita, nel 1996, Voci nell’Ombra ha premiato oltre 350 professionisti con gli ambìti Anelli d’Oro, riconoscimento al talento e alla qualità del doppiaggio italiano.
Ma il Festival celebra e premia ogni anno anche le migliori audiodescrizioni, riconoscendo il lavoro e la professionalità di chi si impegna a rendere l’arte accessibile.
Le audiodescrizioni rappresentano infatti uno strumento prezioso di integrazione e inclusione, progettato per abbattere le barriere sensoriali che limitano l’accesso alla cultura e all’intrattenimento. Consistono in una narrazione audio che descrive dettagli visivi essenziali di un’opera – come ambienti, espressioni facciali, movimenti e costumi – integrandosi armoniosamente con i dialoghi e i suoni originali.
Questo servizio consente alle persone con disabilità visiva di vivere un’esperienza completa e immersiva, partecipando a film, spettacoli teatrali, musei e persino eventi sportivi. L’audiodescrizione non è solo un mezzo per fruire di contenuti, ma anche un ponte verso l’integrazione sociale, offrendo a tutti la possibilità di condividere emozioni e storie, indipendentemente dalle proprie capacità visive.
«Realtà come Voci nell’Ombra – mi dice la direttrice del Festival Tiziana Voarino – giocano un ruolo cruciale nel promuovere e valorizzare le audiodescrizioni. Celebrando le eccellenze in questo campo, il Festival sensibilizza il pubblico sull’importanza dell’accessibilità e incoraggia gli operatori culturali a investire nella creazione di prodotti sempre più inclusivi».
Le audiodescrizioni non solo migliorano la qualità della vita culturale di chi ne usufruisce, ma rappresentano anche un simbolo di una società che riconosce il valore della diversità e si impegna a renderla una ricchezza condivisa.
A questo link è disponibile il programma completo di Voci nell’Ombra 2024.