“DisFestival”, per “dis-attivare” schemi, stereotipi e pregiudizi sulla disabilità

«Fin dal nome, il “DisFestival” vuole utilizzare il prefisso “Dis”, unito in genere alla parola “abilità”, e trasformarlo in segno positivo per “Dis-fare” e “Dis-attivare” tutti gli schemi, gli stereotipi e i pregiudizi che ancora oggi accompagnano il mondo della disabilità»: lo dicono dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), presentando il primo “DisFestival”, organizzato in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, che si articolerà su cinque eventi distribuiti dal 30 novembre all’8 dicembre in varie sedi della città di Torino

DisFestival, Torino, novembre-dicembre 2024Sin dal 1997, in occasione di quella che allora era la Giornata Europea delle Persone con Disabilità e che dal 2008 è divenuta la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), organizza eventi e iniziative per attirare l’attenzione di tutti e tutte sulla data del 3 Dicembre  su ciò che essa comporta.
Quest’anno è stato promosso un programma articolato su diversi appuntamenti, dal titolo complessivo di DisFestival, che si svolgerà in varie sedi della città di Torino (OGR Torino, Circolo dei Lettori, Pala Giovanni Asti ex PalaRuffini, Coro di Santa Pelagia e Casa del Teatro Ragazzi e Giovani).
«Fin dal nome – spiegano dalla CPD – il DisFestival vuole utilizzare il prefisso Dis, unito in genere alla parola abilità, e trasformarlo in segno positivo per Dis-fare e Dis-attivare tutti gli schemi, gli stereotipi e i pregiudizi che ancora oggi accompagnano il mondo della disabilità. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere “pop” la disabilità ovvero di utilizzare strumenti, linguaggi e iniziative che riescano a suscitare l’attenzione di tutti e del pubblico più eterogeneo possibile rispetto a un tema tanto importante quanto spesso ritenuto appannaggio solo di alcune categorie speciali, assistite o isolate dal resto del mondo».

In tutto, dunque, si parla di cinque eventi distribuiti da sabato 30 novembre a domenica 8 dicembre, rivolti a tutta la cittadinanza e in cui saranno coinvolti rappresentanti del mondo profit e non profit, attivisti per la disabilità, esponenti dell’associazionismo, protagonisti della cultura e del Terzo Settore, personaggi dello spettacolo, bambini delle scuole torinesi e le loro famiglie. «Tutti appuntamenti – sottolineano i promotori – privi di barriere fisiche, architettoniche e sensoriali e dotati dell’offerta di servizi di sottotitolazione e di interpretariato LIS, che sono stati il risultato di un intenso lavoro di confronto e di co-progettazione con gli enti associati e con i vari portatori d’interesse, che vede la partecipazione di fondazioni, soggetti del privato sociale ed espressione del mondo del volontariato».

Il primo DisFestival, ricordiamo in conclusione, si svolgerà avvalendosi del patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e della Città di Torino. (S.B.)

A questo link sono disponibili tutte le informazioni e il programma completo del DisFestival di Torino. Per altre informazioni: fabrizio Vespa (fabrizio.vespa@cpdconsulta.it).

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