“Pensiero Imprudente”: “Buffalo Kids” per l’inclusione!

«Possiamo definire “Buffalo Kids” un film sull’inclusione? In un certo senso sì, ma non del tutto, in quanto esalta temi come la solidarietà, la condivisione, l’accoglienza e il rispetto per le diversità, tutti valori che dovrebbero far parte del nostro quotidiano a prescindere dall’esperienza con la disabilità»: è il film d’animazione “Buffalo Kids” al centro questa volta di “Pensiero Imprudente”, la rubrica curata per noi da Claudio Imprudente

"Buffalo Kids"

Una scena del film d’animazione “Buffalo Kids”

E ora andiamo al cinema! In questi giorni uggiosi un bel film di animazione è quello che ci vuole! Mi sono sempre piaciuti gli indiani pellerossa, e chi mi conosce bene sa, che fin da piccolo, giocando con i soldatini, facevo vincere sempre gli indiani contro i soldati americani.
Per questo motivo, ho pensato bene di intitolare il mio secondo libro, E se gli indiani fossero normali? La nuova cultura dell’handicap entra nella scuola, pubblicato da Cappelli Editore (1992).
Ma cosa c’entrano gli indiani con il cinema?

Nei giorni scorsi ho visto il trailer del nuovo film Buffalo Kids – regia di Pedro Solìs Garcia – e mi si sono accese mille lampadine! Quindi, sono subito corso al cinema (si fa per dire!), per “gustarmi” questo piccolo gioiello dell’animazione, e devo dire che è stato molto curioso e interessante.
I protagonisti sono Mary e Tom, due fratellini irlandesi orfani che si trovano ad affrontare una straordinaria e bizzarra avventura a bordo di un treno transcontinentale, l’Orphan Train.
Durante il loro viaggio incontreranno un nuovo compagno di nome Nick, un bambino tetraplegico, che darà un tocco di colore alla loro vita. Inutile dirvi quanto mi sia immedesimato in lui!

Claudio Imprudente

Claudio Imprudente cura per «Superando.it» lo spazio fisso denominato “Pensiero Imprudente”

Dal portale on line Orizzonte Scuola possiamo leggere alcune recensioni molto positive di alcuni/e docenti e psicoterapeuti/e che hanno visto il film:
«Nella quotidianità straordinaria di questo viaggio che ha preso una piega inaspettata, i due bambini sono forti perché naturalmente accoglienti. Portano con sé un cagnolino anche lui solo e si uniscono subito ad altri bambini, non di certo più fortunati di loro perché orfani in attesa di essere adottati. Ma in particolare legano con Nick, un bambino paraplegico che sarà rifiutato dalla coppia di adulti che lo avrebbero dovuto adottare. E Nick diventa un vero amico, un aiutante nel senso della terminologia narratologica nelle avventure che vivono».
Emergono, dunque, questioni attuali controverse come il tema dell’adozione dei bambini e delle bambine con disabilità, che però vengono affrontate con fantasia, coraggio e un pizzico di ironia.

Possiamo definirlo un film sull’inclusione? In un certo senso sì, ma non del tutto, in quanto esalta temi come la solidarietà, la condivisione, l’accoglienza e il rispetto per le diversità, tutti valori che dovrebbero far parte del nostro quotidiano a prescindere dall’esperienza con la disabilità.
Un po’ come ha fatto qualche tempo fa il corto Cuerdas – dello stesso regista – Buffalo Kids porta il pubblico di bambini e bambine (ma non solo!) a coltivare e ad allenare la propria intelligenza emotiva, a sviluppare lo spirito della cooperazione, a credere nel valore della fiducia.
È inoltre un punto di partenza per stimolare il loro e il nostro pensiero divergente: i protagonisti affrontano mille peripezie e ostacoli, e di conseguenza riflettono su come superare l’inaccessibilità, le difficoltà proprie dei contesti che incontrano, attraverso la relazione, la conoscenza e la creatività.
Insomma, un film che abbraccia qualsiasi target, e che spinge tutte e tutti a riflettere sull’importanza di coltivare relazioni sane e arricchenti.
Vi invito caldamente ad andare a vederlo!

Scrivete cosa ne pensate a claudio@accaparlante.it oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.

Pensiero Imprudente
Dalla fine del 2022 Claudio Imprudente è divenuto una “firma” costante del nostro giornale, con questa suo spazio fisso che abbiamo concordato assieme di chiamare Pensiero Imprudente, grazie alla quale sta impreziosendo le nostre pagine, condividendo con Lettori e Lettrici il proprio sguardo sull’attualità.
Persona già assai nota a chi si occupa di disabilità e di tutto quanto ruota attorno a tale tema, Claudio Imprudente è giornalista, scrittore ed educatore, presidente onorario del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) e tra i fondatori della Comunità di Famiglie per l’Accoglienza Maranà-tha. All’interno del CDH ha ideato, insieme a un’équipe di educatori e formatori specializzati, il Progetto Calamaio, che da tantissimi anni propone percorsi formativi sulla diversità e l’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di diecimila incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.
Già direttore di una testata “storica” come «Hp-Accaparlante», ha pubblicato libri per adulti e ragazzi, dalle fiabe ai saggi, tra cui segnaliamo E se gli indiani fossero normali? La nuova cultura dell’handicap entra nella scuola, Una vita imprudente. Percorsi di un diversabile in un contesto di fiducia e il più recente Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile, entrambi editi da Erickson. Ha collaborato e collabora con varie riviste e testate, come il «Messaggero di Sant’Antonio», per cui cura da anni la rubrica “DiversaMente”. Il 18 Maggio 2011 è stato insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna, in Formazione e Cooperazione.

Nella colonnina a fianco dell’articolo intitolato “Pensiero Imprudente”: L’educazione? Un viaggio in tandem! (Articoli correlati, a questo link), tutti i contributi che abbiamo finora pubblicato, nell’àmbito di Pensiero Imprudente.

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