Comunicazione e disabilità: il fotoromanzo come strumento liberatorio

La Pontificia Università Salesiana di Roma, in collaborazione con l’Associazione Culturale romana Buona Idea!, ha organizzato per il 5 dicembre un seminario, allo scopo di riflettere sul tema della comunicazione nella disabilità. L’opportunità dell’evento è nata da un progetto realizzato dall’Ateneo, in collaborazione con Buona Idea! e insieme a ragazzi con disabilità cognitiva, che hanno riproposto, attraverso il fotoromanzo, il noto film di Benigni e Troisi Non ci resta che piangere
Tre caravelle sul mare
Sono tre caravelle al centro dell’immagine scelta a corredo della locandina dell’incontro del 5 dicembre

Gli Istituti di Metodologia Pedagogica e di Sociologia della Facoltà di Scienze dell’Educazione della Pontificia Università Salesiana di Roma hanno organizzato un seminario per riflettere sul tema della comunicazione nella disabilità. L’evento si svolgerà il 5 dicembre (ore 15), presso la Sala J. Vecchi.
L’opportunità dell’evento nasce da un progetto realizzato dall’Ateneo, in collaborazione con l’Associazione Culturale Buona Idea! e insieme a ragazzi con disabilità cognitiva che hanno riproposto, attraverso il fotoromanzo, il film Non ci resta che piangere. Si approfondirà il tema della comunicazione nella disabilità e nello specifico verrà presentata una riflessione su un canale comunicativo particolare come quello del fotoromanzo, scelto per rappresentare il film.
Insieme a Claudia Giorgini, docente di Pedagogia Speciale nella Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Ateneo promotore e a Tommaso Sardelli, docente, invece, di Fotografia e Comunicazione Visiva della Facoltà di Comunicazione Sociale, si affronterà il tema della rappresentazione pubblica della disabilità e l’inclusione sociale.
Nella seconda parte del seminario ci sarà la presentazione del laboratorio realizzato dall’Associazione Buona Idea! e la testimonianza di due giovani con la sindrome di Down che hanno interpretato alcuni personaggi del film (a questo link la locandina dell’incontro).

«Nel corso di questi mesi – spiegano i promotori del progetto – siamo stati impegnati con giovani adulti con sindrome di Down e Williams nella realizzazione di un fotoromanzo. Un progetto educativo che da un ciclo di incontri sulla cura della persona e la conoscenza delle regole sociali (Educare al bon ton) è giunto a rappresentare con Massimo Troisi e Roberto Benigni l’ambiente e il paese di Frittole del film Non ci resta che piangere attraverso un fotoromanzo». (C.C.)

Per ulteriori informazioni: ass.buonaidea@gmail.com.
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