Si è svolto a Tergu (Sassari) un evento molto bello e significativo per la sua portata sull’inclusione. Si tratta del progetto Sfumature d’arte, giunto alla sua seconda edizione e dedicato quest’anno alla memoria di Sammy Basso, che ha visto riuniti in uno spazio sia fisico che da remoto artisti diversi: ballerine, pittori, scultori, scrittori, aventi principalmente una disabilità visiva
Il 14 dicembre scorso si è svolto all’interno del Centro Culturale di Tergu (Sassari), un evento molto bello e significativo per la sua portata sull’inclusione.
Si tratta del progetto Sfumature d’arte, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, che ha visto riuniti in uno spazio sia fisico che da remoto artisti diversi: ballerine, pittori, scultori, scrittori, aventi principalmente una disabilità visiva, ma anche con la gradita presenza di una giovane che ha ballato in sincronia con la sua collega ipovedente, in un duetto elegante e ritmato.
Il progetto culturale di quest’anno è stato dedicato alla memoria di Sammy Basso, alla sua vita, al suo studio, al suo impegno sociale per tutti coloro che affrontano le sfide della disabilità.
Uno spazio che rappresenta non solo un luogo fisico, ma anche un punto di incontro per idee, passioni e obiettivi comuni. In un mondo che corre molto veloce, momenti come questi sono veramente fondamentali. Ci consentono di fermarci, di riflettere e confrontarci su questioni importanti, stimolare la curiosità e alimentare la crescita sia personale che professionale.
«L’iniziativa nasce dalla convinzione che ogni attività culturale, sia essa artistica, letteraria, musicale, di danza, recitazione o di conoscenza in generale, debba essere concepita e sviluppata come un progetto universale, promovendo il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia e la partecipazione di persone con disabilità in ogni àmbito della vita, in linea con l’articolo 2 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità» (Comitato organizzatore: Marco Farina, Alessia Arca, Alba Canu).
Sfumature d’arte è un progetto ideato nel 2023 dallo scrittore Marco Farina che ha saputo riunire con impegno, passione e creatività, un gruppo eterogeneo di artisti e professionisti. Questo “Gruppo di Progetto” ha lavorato per dare forma ad una iniziativa che riflette idee condivise e aspirazioni comuni. Sono state “messe in campo” performance diversificate che hanno garantito un accesso multisensoriale, permettendo a tutti, incluse le persone con disabilità, di partecipare in modo attivo sia come protagonisti che come fruitori.
Tergu è un paese di 661 abitanti e le persone riunite nella sala del Centro Culturale erano circa una trentina. Bello e prezioso riscontrare che ci sia stata la volontà di portare avanti un tale progetto. Ciò sta ad indicare che non sono i grandi centri e i grossi numeri che fanno la differenza, ma la volontà e la voglia di condividere, di “seminare” iniziative e idee, di far crescere capacità, talenti e competenze, testimoniando che si può riuscire a coltivare sogni e risorse in qualunque situazione ci si trovi a vivere.
Ricordiamo la presenza dell’artista scultore Andrea Bianco, dell’artista pittore Andrea Ferrero Sette, di chi scrive [Laura Bonanni, psicoterapeuta scrittrice e poetessa, N.d.R.], del già citato scrittore e poeta Marco Farina, delle danzatrici Rossella Boette e Denisa Ursache, dell’artista pittrice Annalisa Ruzza, del consigliere dell’UICI di Torino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) Sergio Prelato, nonché membro della Direzione Nazionale dell’UICI stessa, con delega per l’accessibilità.
Malgrado dunque qualche problema di connessione correlato al collegamento online, si è riusciti a raggiungere l’obiettivo: parlare dell’inclusione possibile, mediante la messa in campo di talenti, competenze e performance. Chi scrive, ha messo a servizio del gruppo la propria estemporaneità poetica componendo, al momento, una poesia in merito alle difficoltà e alle fatiche di un ascolto da remoto, che di seguito riporto, facendosi interprete del pensiero comune di bellezza e ricchezza di cui l’evento è stato portatore, ma anche canalizzando positivamente un po’ di fastidio e frustrazione per le difficoltà nel seguire a distanza, da parte di un piccolo gruppo di noi, lo svolgersi dinamico e armonico della manifestazione.
Tutto serve per migliorare e migliorarsi.
Al prossimo anno, allora!
Effetti speciali
di Laura Bonanni
E malgrado qualche falla nella comunicazione, / fra un suono un po’ ovattato, un microfono offuscato, / una rete disturbante, / tutti abbiamo apprezzato bell’impegno, gran talento / e la voglia di scambiare…, condividere… / e di stare… / È un effetto assai speciale se non smetti di sperare… / Se non smetti di sognare, di rischiare e pur sbagliare. / Un effetto eccezionale che ti invoglia a ben campare, / che ti stimola i neuroni, che ti mette sempre in pista / e ti rende un vero artista.
*Psicologa psicoterapeuta, specialista in analisi transazionale.
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