“Per noi non c’è spazio nel mondo del lavoro. Come possiamo realizzare i nostri sogni nel cassetto?”

I giovani e le giovani con disabilità che hanno intervistato la ministra per le Disabilità Locatelli nella trasmissione radiofonica Jolly Roger lo hanno fatto nell’àmbito del progetto Aracne – La Rete che Include, iniziativa che punta a promuovere la piena inclusione sociale di 200 minori con disabilità e in condizioni di povertà educativa che vivono nel III Municipio di Roma. Un progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini
Immagine-simbolo del progetto "Aracne - La Rete che Include"
L’immagine-simbolo del progetto “Aracne – La Rete che Include”

Damiano vorrebbe lavorare ma non trova nessuno che lo assuma; Luca vuole capire cosa si intende per “disabilità”, dato che siamo tutti diversi; Matteo chiede cosa fa il Ministero per le Disabilità per la sua famiglia e Alice vorrebbe realizzare il sogno nel cassetto di lavorare nel settore della moda, ma per il momento riempie le sue giornate frequentando un centro diurno lontanissimo da casa «dove sono tutti anziani».
La recente intervista alla ministra per le Disabilità Locatelli fatta dai giovani speaker con disabilità della “redazione inclusiva di Jolly Roger” è solo l’ultimo tassello del progetto Aracne – La Rete che Include, progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’àmbito del Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile.

ll progetto Aracne – La Rete che Include è nato per promuovere nel complesso ed eterogeneo territorio del III Municipio di Roma la piena inclusione sociale di 200 minori con disabilità e in condizioni di povertà educativa. Si tratta di una rete di realtà territoriali che promuove l’inclusione attraverso laboratori e servizi che si snodano intorno al “Polo Inclusivo Sperimentale” all’interno dell’Istituto Comprensivo Carlo Levi e che toccano i nodi periferici diffusi sul territorio: dalla sede della Cooperativa Idea Prisma 82, a quella del Brutto Anatroccolo e di Insieme per Fare, dal Brancaleone, alle scuole IC Filattiera e IC Montessori, nonché l’istituto di formazione professionale CIOFS.

«Aracne è anche presa in carico personalizzata orientata al progetto di vita, tramite percorsi di tutoraggio e inclusione lavorativa, percorsi di orientamento all’autonomia personale e sociale, corsi espressivi e ricreativi, laboratori sportivi senza barriere, web radio e laboratori di archeologia. Particolare attenzione viene inoltre dedicata all’accessibilità culturale, con iniziative rivolte alle scuole medie e superiori del territorio, che potranno usufruire anche di percorsi narrativi, didattiche alternative, art-terapia, laboratori di orientamento al successo formativo e di teatro»: questo si legge nel sito del sito del progetto, il cui simbolo è una ragnatela, che diventa «timone, emblema di stabilità e capacità di mantenere la rotta, è pronto a iniziare a tessere la sua ragnatela inclusiva».

Partita nel mese di ottobre dello scorso anno, l’iniziativa intende da ultimo coinvolgere e sostenere le famiglie tramite gruppi di mutuo aiuto, punti di ascolto, percorsi di sostegno, attività ludiche e promozione di reti di famiglie solidali. Né mancano incontri, dibattiti, seminari ed eventi, rivolti a tutta la comunità educante, per sensibilizzare e creare una rete solida e realmente integrata sul territorio. (C.C.)

Per maggiori informazioni: Chiara Di Paola (aracne@ideaprisma.it).
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