La “Shoah” attraverso gli occhi di tre bimbi con disturbo dello spettro autistico

di Monia Gabaldo*
In occasione del Giorno della Memoria del 27 gennaio, tre bambini con disturbo dello spettro autistico hanno affrontato i temi della “Shoah” come parte della normale programmazione didattica nelle loro scuole, trattando anche, tra l’altro, il famigerato programma “Aktion T4”, con cui il regime nazista sterminò migliaia di bambini e adulti con disabilità
Tema di Derek, dedicato al programma "Aktion T4"
Le prime righe del tema di Derek, dedicato al programma “Aktion T4”

In occasione del Giorno della Memoria di oggi, 27 gennaio, tre bambini con disturbo dello spettro autistico, Derek, Colin e Liam, hanno affrontato i temi della Shoah come parte della normale programmazione didattica nelle loro scuole del Veronese. Attraverso le loro riflessioni, emerge un ponte tra il passato e le sfide attuali delle persone neurodivergenti, offrendo un messaggio di inclusione e speranza.

Derek, 11 anni, che frequenta la scuola secondaria di primo grado, ha approfondito il programma Aktion T4, con cui il regime nazista sterminò migliaia di bambini e adulti con disabilità, tra cui anche persone autistiche, tutti considerati “indegni di vivere”. Attraverso il suo lavoro, Derek ha denunciato questa tragica pagina della storia e ha proposto di costruire un futuro basato sulla cura reciproca e sull’accettazione. «Vincete la paura e lavoriamo come una squadra», ha dichiarato.
Colin, 9 anni, alunno della scuola primaria, ha scelto di riflettere sulla figura di Anna Frank, identificandosi con il suo desiderio di libertà e giustizia. Attraverso il suo tema, ha denunciato che, sebbene i campi di concentramento appartengano al passato, oggi molte persone, tra cui quelle autistiche, devono ancora lottare per il riconoscimento dei diritti umani fondamentali. Colin ha lanciato un messaggio chiaro: «l’esclusione è ancora una realtà, ma possiamo cambiare le cose».
Liam, 9 anni, anch’egli frequentante la scuola primaria, ha trovato ispirazione nella senatrice Liliana Segre, testimone e simbolo della memoria della Shoah. Con il suo lavoro, Liam ha sottolineato come le persone autistiche debbano combattere ogni giorno contro i pregiudizi per affermare che tutti, senza eccezione, sono importanti e hanno un valore. «Tutti sono importanti, è per questo che dobbiamo lottare», ha affermato con convinzione.

I temi affrontati da Derek, Colin e Liam rientrano nella normale programmazione didattica, dimostrando come sia possibile trattare argomenti storici complessi, come la Shoah, adattandoli alle esigenze e alle sensibilità di ogni bambino. Questi elaborati non sono solo un tributo alla memoria del passato, ma un’occasione per riflettere sulle sfide attuali legate ai diritti e all’inclusione delle persone neurodivergenti. Il Giorno della Memoria, infatti, non riguarda solo il passato, ma anche il presente e il futuro e la testimonianza di questi tre bambini ci ricorda che lottare per l’uguaglianza e la dignità è un dovere di tutti.

*Autismo ad Alto funzionamento e AS HFA and AS.

Sull’Olocausto delle persone con disabilità durante il regime nazista e la seconda guerra mondiale e sul programma Aktion T4, suggeriamo senz’altro la lettura sulle nostre pagine dell’approfondimento di Stefania Delendati intitolato Quel primo Olocausto (a questo link).
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