Umanizzazione delle cure: la risonanza magnetica come un viaggio a bordo di un sottomarino

Inaugurata all’Istituto Scientifico Eugenio Medea-La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco), grazie ad alcune donazioni, l’opera “Un tuffo nel blu”, creata dall’artista Silvio Irilli, promotore del progetto “Ospedali dipinti”, ha consentito di trasformare gli ambienti dedicati alla risonanza magnetica in un vero “mondo da favola”, permettendo ai piccoli pazienti e alle loro famiglie di affrontare quel tipo di esame come una sorta di viaggio verso un mondo incantato a bordo di un sottomarino
Medea-La Nostra Famiglia: "Un tuffo nel blu"di Silvio Irilli
Una parte della sala dedicata alla risonanza magnetica, all’Istituto Medea-La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco), con la creazione dell’artista Silvio Irilli

Inaugurata in questi giorni all’Istituto Scientifico Eugenio Medea-La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco), grazie alle donazioni di Smurfit Westrock Foundation, Associazione Eva Maria e dell’ILGA (Italian Ladies Golf Association), l’opera Un tuffo nel blu, creata dall’artista Silvio Irilli – che da tredici anni, con il progetto Ospedali dipinti, veste di colori e sorrisi i reparti, soprattutto di pediatria degli ospedali italiani ha consentito di trasformare gli ambienti dedicati alla risonanza magnetica in un vero “mondo da favola”, permettendo ai piccoli pazienti e alle loro famiglie di affrontare quel tipo di esame come una sorta di viaggio verso un mondo incantato a bordo di un sottomarino.
«Si tratta – dicono dal Medea-La Nostra Famiglia – di un ulteriore importante tassello di quel percorso di umanizzazione delle cure che passa anche attraverso la bellezza degli spazi, in linea con la nostra missione, essere cioè dalla parte del bambino, sempre e in tutto».
«La sensazione – spiega Silvio Irilli – è quella di tante vetrate che affacciano sui fondali marini e un aspetto che ho voluto valorizzare riguarda la sala di ambulatorio, dove i bambini vengono preparati prima della risonanza. Quando saranno sdraiati sul lettino, durante la preparazione per l’esame o al risveglio dalla anestesia, potranno ammirare sul soffitto e sulle pareti circostanti delfini e tartarughe, nuovi amici che li accompagneranno e incoraggeranno in un viaggio coinvolgente e immersivo».

«I nuovi ambienti – aggiungono dal Medea-La Nostra Famiglia – aiuteranno i bambini a vincere le paure e a sognare, anche durante l’esame. La risonanza magnetica è infatti uno strumento fondamentale per la valutazione del sistema nervoso centrale, cioè del cervello e del midollo spinale, ma sottoporsi ad un esame di risonanza è un’esperienza che può essere fonte di stress e preoccupazione, a causa della necessità di stare fermi per un periodo talvolta lungo in uno spazio ridotto. A maggior ragione se i pazienti sono bambini o bambine con malattie neurologiche.
«Ogni anno – ricorda Nivedita Agarwal, responsabile dell’Unità Operativa di Neuroradiologia del Medea – sono quasi 600 i bambini che afferiscono al nostro servizio. Si tratta di bambini con malattie complesse, come le paralisi cerebrali infantili, i danni da grave prematurità, le malattie rare genetiche, i traumi cranici, i tumori cerebrali, le dislessie, il ritardo psicomotorio e l’autismo. Ebbene, per tutti loro volevamo rendere meno problematico o addirittura piacevole l’esame e per questo ci siamo rivolti ad Ospedali Dipinti. L’opera di Silvio Irilli e la generosità dei donatori regaleranno stupore e meraviglia: per i bambini non c’è dono più bello».

Per migliorare inoltre l’esperienza sensoriale, in sala anestesia ci saranno anche i suoni dei fondali marini e al termine dell’esame tutte le bambine e i bambini riceveranno il “Certificato di coraggio e merito”, con il logo di Capitan Delfino, personaggio creato da Irilli. «Avere assistito alla risonanza magnetica di un bambino – commenta l’artista – e vederlo uscire dalla sala con il sorriso e con la mamma che gli faceva le foto con i delfini è stato un momento molto toccante. Credo sia il più bel ringraziamento a coloro che hanno creduto in questo progetto di umanizzazione del reparto». (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento, anche con le dichiarazioni dei rappresentanti dei donatori. Per altre informazioni: ufficio.stampa@lanostrafamiglia.it (Cristina Trombetti).
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