Domenico e tanti altri: storie di sci senza barriere

di Anna Maria Gioria*
Domenico è un diciassettenne campano che desidera sciare, pur avendo la spina bifida e muovendosi in carrozzina. Da alcuni anni, riesce a realizzare questo suo desiderio, insieme a molte altre persone con disabilità, frequentando l’Associazione Freerider Sport Events, specializzata proprio nell’insegnamento dello sci a chi ha una disabilità
Freerider Sport Events
Con il monosci sulle piste, grazie a Freerider Sport Events

Anche se le feste sono ormai un ricordo, vorrei raccontare una storia che rievoca la magia del Natale. Torniamo per qualche istante agli inizi di dicembre. Domenico è un ragazzo campano di 17 anni e, come molti suoi coetanei, aspetta la neve sulle montagne per poter andare a sciare.
Per lui un regalo “speciale”, perché, nonostante abbia la spina bifida, Domenico desidera sciare. Da alcuni anni, il ragazzo riesce a realizzare questo suo desiderio, malgrado le sue limitazioni fisiche, frequentando la Freerider Sport Events, Associazione specializzata nell’insegnamento dello sci ai giovani con disabilità. Anche quest’anno il sogno di Domenico si è avverato: ai primi di gennaio, con la mamma, dopo un lungo e non semplice viaggio, ha raggiunto gli amici della Freerider Sport Events, per fare insieme con loro le piste di Sestola, località sciistica del Modenese.

Scopo di Freerider Sport Events è proprio esaudire i sogni dei bambini e dei giovani, ispirandosi a un motto del romanziere Marcel Proust: «Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno, ma sognare di più, sognare tutto il tempo». L’Associazione riesce a portare avanti questa sua particolare missione, grazie anche alla collaborazione con l’ASBI (Associazione Spina Bifida Italia), iniziata anni fa, con la quale organizza dei camp, sia invernali, sia estivi, all’insegna dello sport. Lo stesso Domenico ne è un frequentatore.
Nicola Busata, direttore tecnico dell’Associazione, racconta che Freerider Sport Events nasce dal desiderio, o meglio da una sfida, di un gruppo di amici di permettere a un carissimo amico rimasto in sedia a rotelle in seguito a un incidente di tornare a sciare. Questa forte motivazione progressivamente si è trasformata in una vera missione: insegnare ai bambini, anche a quelli che pensano di non poter scivolare sulla neve, di trovare il loro equilibrio, seduti su monosci e guidati da maestri e volontari esperti. «Questa esperienza per i più piccoli è più di un corso di sci – dice Busata –: è un’occasione nella quale poter riscoprire la propria autonomia, imparare a fidarsi degli altri, ma soprattutto di se stessi. Ogni passo che compiono sulla neve è il risultato di un lavoro paziente di tecnologie che si evolvono continuamente, sperimentando soluzioni sempre più semplici».

La stagione in corso è la loro diciannovesima, inaugurata in dicembre a Madonna di Campiglio (Trento), evento che ha avuto come madrina la ministra per le Disabilità Locatelli, in collegamento da Roma; nella stessa sede, inoltre, si è tenuto un Technical Meeting, ossia un corso per l’insegnamento sia dello sci da in piedi, sia da seduto.
La prima uscita è stata appunto quella di Sestola, che si è tenuta dal 4 al 6 gennaio, cui hanno partecipato Domenico e altri 16 bambini/ragazzi dell’ASBI. Il successivo appuntamento è stato sull’Abetone (Pistoia) dal 17 al 19 gennaio e i prossimi a Folgaria (Trento) dal 3 al 9 febbraio, a Roccaraso (l’Aquila) dal 13 al 15 febbraio, a Bormio (Sondrio) dal 14 al 16 marzo, a Canazei dal 21 al 23 marzo, a Madonna di Campiglio dal 28 al 30 marzo e in Alta Badia (Bolzano) dal 4 al 6 aprile.

*Il presente contributo è già apparso in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it», con il titolo “Domenico e lo sci senza barriere di Freerider”, e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.

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