L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità non fa cadere gli aerei!

«Gli incidenti possono accadere e accadono, ma è inaccettabile che diventino un pretesto per mettere in discussione un diritto fondamentale come quello dell’inclusione lavorativa e sociale delle persone con disabilità»: lo dichiara Gianfranco Salbini, presidente dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), unendosi in tal modo alle prese di posizione dei giorni scorsi, conseguenti alle affermazioni del presidente degli Stati Uniti Trump, dopo il disastro aereo di Washington del 30 gennaio
Giovani della rete AIPD in partenza per uno stage lavorativo in Spagna, grazie al progetto europeo “Mobilità all’estero 2024“ (“Erasmus Plus”) (©AIPD Nazionale)
Giovani della rete AIPD in partenza per uno stage lavorativo in Spagna, grazie al progetto europeo “Mobilità all’estero 2024“ (“Erasmus Plus”) (©AIPD Nazionale)

«Gli incidenti possono accadere e accadono, ma è inaccettabile che diventino un pretesto per mettere in discussione un diritto fondamentale come quello dell’inclusione lavorativa e sociale, che da oltre quarant’anni la nostra Associazione difende e rivendica»: lo dichiara in una nota Gianfranco Salbini, presidente nazionale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), unendosi in tal modo alle prese di posizione dei giorni scorsi, tra cui quelle di FISH, ANFFAS e CoorDown, di cui abbiamo riferito sulle nostre pagine, a proposito delle affermazioni del presidente degli Stati Uniti Trump, dopo il disastro aereo di Washington del 30 gennaio. «Pretendere e affermare pubblicamente che un aereo cada per colpa di lavoratori con disabilità – aggiunge Salbini – significa avere una visione miope, che si rifiuta di riconoscere un modello di società partecipativo, in cui ciascuno trova il suo posto: un modello più equo, giusto e produttivo per tutti. Per questo, come Associazione che ogni giorno lavora per promuovere e favorire l’inclusione lavorativa delle persone con sindrome di Down, ci sentiamo in dovere di rivendicarne l’importanza e il valore positivo, nel nostro Paese e non solo».

Dall’AIPD si ricorda inoltre «che non si è di fronte a un privilegio concesso, come alcuni sembrano pretendere, ma a uno strumento che fa bene a tutta la comunità: infatti, dati in possesso al nostro Osservatorio sul Mondo del Lavoro dimostrano chiaramente che i lavoratori e le lavoratrici con disabilità, se inseriti/e nel giusto contesto e messi/e nelle condizioni di svolgere le mansioni loro affidate, riportano livelli di produttività praticamente allineati con quelli dei lavoratori senza disabilità. Non solo: è acclarato che ambienti di lavoro inclusivi migliorano il clima aziendale, aumentano la produttività e favoriscono la creatività. Inoltre, una società che valorizza tutti i suoi cittadini è una società più equa e coesa».

«Strumentalizzare episodi per altro drammatici come questo – conclude il Presidente dell’AIPD -, per cavalcare una propaganda che ha il solo obiettivo di solleticare le frange più estremiste e intolleranti, significa voler tornare a tempi lontani, quando le persone con disabilità non avevano accesso ad alcun diritto di cittadinanza. Lavorare significa autodeterminazione, crescita, dignità. È su questo, quindi, che dobbiamo concentrarci, garantendo, ogni giorno di più, che tutte le persone con disabilità possano avere un’opportunità vera e concreta. Il nostro impegno, come Associazione, è quello di supportare sia le persone con disabilità che le aziende, affinché l’inclusione sia un processo efficace e sostenibile per tutti. La strada è tracciata: inclusione significa progresso, per le persone. per il Paese, per il mondo intero». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampaaipd@gmail.com.
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