Disabilità e riforma: servono certezze sui tempi, sulla sperimentazione e sulle risorse

«Non possiamo accettare che i diritti vengano rimandati all’infinito. Siamo di fronte, infatti, a un’opportunità per migliorare la vita di milioni di cittadini e cittadine con disabilità ed è fondamentale partire con il piede giusto, senza ritardi e incertezze»: così dalla Federazione FISH viene commentato il rinvio di un anno della piena applicazione del Decreto Legislativo 62/24, attuativo della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, come stabilito dal “Decreto Milleproproghe”

Persona in carrozzina fotografata di spalle«Ogni riforma deve partire dai bisogni reali delle persone con disabilità e dalla loro piena partecipazione ai processi decisionali. Non possiamo accettare che i diritti vengano rimandati all’infinito. Siamo di fronte a un cambiamento importante, un’opportunità per migliorare la vita di milioni di cittadini e cittadine con disabilità. È quindi fondamentale partire con il piede giusto, senza ritardi e incertezze. Ogni scelta deve essere fatta con responsabilità, mettendo al centro i diritti e il benessere delle persone, per garantire un sistema equo, inclusivo. Questa riforma non deve essere solo un atto burocratico, ma un vero passo avanti»: così Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), commenta la definitiva conversione in legge alla Camera del Decreto Legge 202/24, cosiddetto Decreto Milleproproghe, che all’articolo 19 quater, oltre ad allargare ad ulteriori undici Province, a partire dal 30 settembre prossimo (Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Provincia Autonoma di Trento, Aosta), l’attuazione in via sperimentale del Decreto Legislativo 62/24 (Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato, in attuazione della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità), ne rinvia di un anno, dal 1° gennaio 2026 al 1° gennaio 2027, l’applicazione su tutto il territorio nazionale. Un provvedimento che sta suscitando varie e diverse reazioni di cui renderemo conto nei prossimi giorni.

Secondo la FISH, come si legge in una nota diffusa dalla Federazione, per quanto riguarda «l’estensione della sperimentazione della riforma dell’accertamento della condizione di disabilità a nuove Province e il prolungamento di essa possono garantire un migliore assestamento del sistema, a patto che servano a individuare eventuali criticità e colmare vuoti. È fondamentale ora che il Ministero della Salute lavori con tempi certi, senza creare ulteriori ritardi nell’applicazione della norma, ciò che di fatto andrebbe a compromettere i diritti delle persone con disabilità. Per raggiungere questi obiettivi sarà essenziale un confronto costante con le Associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, evitando appunto che l’allungamento dei tempi si traduca in un ritardo nell’effettiva applicazione della nuova norma».

«Bene l’istituzione di una Segreteria Tecnica di supporto al Ministero per le Disabilità – concludono dalla FISH – per monitorare la riforma e garantire affiancamento ai territori e tuttavia, è necessario sin da subito verificare che le risorse da stanziare siano adeguate a garantire un’effettiva attuazione delle misure previste». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.
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