Ha preso il via a Ferrara il corso “Cucina senza barriere”, iniziativa che punta a insegnare tecniche di cucina a persone con disabilità, promuovendone l’autonomia personale e sociale. L’iniziativa è stata resa possibile da una collaborazione tra l’UICI di Ferrara e lo IAL della città emiliana (Scuola Alberghiera e di Ristorazione), con il supporto economico della Fondazione Canonici Mattei e il patrocinio del CFAD (Comitato Ferrarese Area Disabili)
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Organizzato grazie a una collaborazione tra l’UICI di Ferrara (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e lo IAL della città emiliana (Scuola Alberghiera e di Ristorazione), con il supporto economico della Fondazione Canonici Mattei e il patrocinio del CFAD (Comitato Ferrarese Area Disabili), ha preso il via nei giorni scorsi il corso Cucina senza barriere, iniziativa che punta a insegnare tecniche di cucina a persone con diverse disabilità, promuovendone l’autonomia personale e sociale.
«Questo corso – spiegano i promotori – rappresenta il primo passo di una serie di iniziative future che seguiranno questa esperienza pilota. L’obiettivo è creare percorsi continuativi che favoriscano l’inclusione, coinvolgendo persone con disabilità diverse all’interno dello stesso ambiente scolastico e di lavoro, un’innovazione che riteniamo di grande rilievo, poiché permette ai partecipanti di sperimentare la cucina non solo come momento formativo, ma anche come strumento per sviluppare nuove competenze e relazioni».
L’iniziativa si svilupperà fino a maggio, prevedendo incontri dedicati alla preparazione di antipasti, primi e secondi piatti, pizze e panificati, e culminando con un pranzo di fine corso.
Le lezioni si svolgono presso lo IAL di Ferrara, che ha messo a disposizione spazi, materiali e attrezzature, offrendo ai partecipanti la possibilità di lavorare in un contesto professionale sotto la guida di chef esperti. I partecipanti stessi vengono affiancati da studenti dell’istituto.
Nel dettaglio, sono state coinvolte tre persone cieche, due ipovedenti, quattro paraplegici e un amputato di arto inferiore. «Un ringraziamento particolare – concludono i promotori – va segnatamente alla Fondazione Canonici Mattei, nonché a Fausto Bertoncelli e Lorenzo Schiavina che hanno reso possibile il progetto». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: uicfe@uici.it.
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