“Autonomia delle persone con disabilità”: questo il titolo di un incontro in programma per il 7 marzo a Oderzo (Treviso), allo scopo, come viene spiegato, di «accendere un faro su un tema che interessa moltissime famiglie e volontari, nonché gli operatori del servizio sanitario sia pubblico che privato, perché la disabilità non ha età ed è indispensabile quindi parlarne in maniera trasversale affinché ogni aspetto abbia la giusta importanza»
Autonomia delle persone con disabilità: questo il titolo dell’incontro in programma per la serata del 7 marzo a Oderzo, in provincia di Treviso (Palazzo Foscolo, Via Garibaldi, 65, ore 20.15), voluto dalla deputata Marina Marchetto Aliprandi, che lo introdurrà e lo modererà, allo scopo, come viene spiegato, di «accendere un faro su un tema che interessa moltissime famiglie e volontari, nonché gli operatori del servizio sanitario sia pubblico che privato, perché la disabilità non ha età ed è indispensabile quindi parlarne in maniera trasversale affinché ogni aspetto abbia la giusta importanza. Riportare la “persona” al centro del dibattito sociale e politico passa infatti anche attraverso contesti come questo, ampliando la platea di interlocutori e creando le migliori condizioni di discussione per un più ampio e importante lavoro di sensibilizzazione di cui ognuno di noi, istituzioni, politici, membri della società civile, del terzo settore, deve farsi promotore».
Parteciperanno all’incontro Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2 Marca Trevigiana, cui saranno affidate le conclusioni; Rodolfo Dalla Mora, presidente della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) e dell’AIDIMA (Associazione Italiana Disability Manager), che presenterà tra l’altro il proprio libro Equazione delle 4 A – Autonomia; Mauro Vettorello, presidente dell’Associazione Oltre l’indifferenza (Vivere insieme, crescere autonomi); Mara Ovelli, presidente dell’Associazione I Bambini della Casa del Sorriso (Autonomia nell’età evolutiva del bambino); Daniele Furlan, presidente dell’associazione Il Melograno (Disabilità e parità di condizione); Barbara Turcolin, presidente dell’Associazione Culturale Zona Franca (La valorizzazione dell’unicità della persona); Alan Semenzin, tecnico titolare della Judo Opitergium (Inclusione sportiva: un valore per tutti, una necessità per alcuni). (S.B.)
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