Grazie all’impegno dell’AISLA Lazio e alla collaborazione della Società Sportiva Lazio, Dino Mancini – persona da sette anni con la SLA che gli ha cambiato la vita, ma non certo la fede calcistica – è entrato allo Stadio Olimpico e ha potuto assistere alla partita Lazio-Udinese

“In diretta dall’Olimpico”, durante la partita Lazio-Udinese dello scorso 10 marzo, una storia che scalda il cuore. Grazie all’impegno dell’AISLA Lazio e alla collaborazione della Società Sportiva Lazio, Dino Mancini – persona da sette anni con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), che gli ha cambiato la vita, ma non certo la fede calcistica – è entrato allo stadio e ha potuto assistere alla partita della sua squadra del cuore. La squadra non ha voluto lasciarlo solo e gli ha dedicato un omaggio speciale con gli autografi dei suoi campioni, un simbolo di affetto e vicinanza.
La serata è stata per lui un nuovo traguardo, un’altra battaglia vinta con la stessa forza e determinazione che lo hanno portato, pochi mesi fa, a un altro fondamentale momento della sua vita: il matrimonio della figlia. Anche quel giorno l’AISLA era al suo fianco, permettendogli di accompagnarla all’altare, proprio come aveva sempre sognato.
«Quando si uniscono passione, impegno e amore, nessun sogno è irraggiungibile. La nostra Associazione – dicono dall’AISLA – continuerà a essere al fianco di chi combatte ogni giorno la SLA, perché la vera vittoria è quella dell’inclusione. In questo stadio, tra i cori e l’energia dei tifosi, il messaggio è chiaro: nessuno resta solo. Dino è lì, con la sua Lazio, con la sua gente. E questo, oggi, è il gol più bello». (C.C.)
Per maggiori informazioni: ufficiostampa@aisla.it (Elisa Longo).
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