«Questa Giornata – sottolineano dall’ANFFAS, in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down di oggi, 21 marzo – possa contribuire a rafforzare consapevolezza sull’assoluta necessità di sostegni e diritti per le persone con sindrome di Down (e per tutte le persone con disabilità), non solo in occasione del 21 marzo, ma ogni giorno»

«Sostegni per l’inclusione scolastica per studenti con disabilità e per lo svolgimento degli studi universitari, per entrare nel mondo del lavoro in maniera concreta e avere un lavoro vero con uno stipendio, senza più tirocini infiniti, sostegni per lo sviluppo delle autonomie personali e la vita indipendente, counseling e reti di gruppi di supporto psicologico per le famiglie, una rete di mobilità accessibile che aiuti a potersi muovere in autonomia, comunicazioni e informazioni accessibili: sono solo alcune delle indicazioni arrivate dalla nostra PIAM, la Piattaforma Italiana Autorappresentanti in Movimento, in relazione al tema scelto a livello internazionale per la Giornata di oggi»: lo dicono dall’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) a proposito della Giornata Mondiale della Sindrome di Down di oggi, 21 marzo, centrata appunto sul tema Improve Our Support Systems, ossia “Migliorare i nostri sistemi di supporto”. «A queste già concrete indicazioni da parte dei nostri Autorappresentanti – aggiungono dall’ANFFAS – vi sono anche quelle dei familiari, concernenti alcune criticità legate all’invecchiamento, alla costante mancanza di risorse e alla solitudine delle famiglie, soprattutto le più giovani. È quindi evidente che l’argomento dei sostegni e dei servizi sia un tema che riguarda direttamente la vita delle persone con sindrome di Down e di tutte le persone con disabilità e loro famiglie, un tema che di conseguenza è necessario continuare a porre, insieme alle sue innumerevoli sfaccettature, all’attenzione di ogni soggetto a vario titolo coinvolto, a partire dalle Istituzioni che dovrebbero dare garanzia del sistema dedicato ai servizi».
«Infatti – sottolineano ancora dall’Associazione – ancora troppo spesso le persone con sindrome di Down, e in generale tutte le persone con disabilità, si trovano ad affrontare una quotidianità fatta di ostacoli dovuti alla mancanza di sostegni e supporti che sono invece un loro diritto in ogni ambito della vita. È una mancanza che impedisce di avere una società e una comunità di pari opportunità: e oggi sono le stesse persone con sindrome di Down, sempre più consapevoli e protagoniste della loro vita, a reclamarli e non si può più pensare di poter procrastinare. Si parla di sostegni e servizi che devono essere pensati e concretizzati ponendo sempre al centro la persona, evitando qualsiasi tipo di standardizzazione e andando invece verso un modello sempre più inclusivo che valorizzi e si adatti ai bisogni delle persone stesse, così come ribadito anche dalla recente riforma in materia di disabilità che ha posto in primo piano proprio la centralità della persona sia per ciò che concerne il Progetto di Vita individuale, personalizzato e partecipato, sia per quanto riguarda l’uso di un linguaggio corretto, bandendo termini discriminatori e stigmatizzanti nei confronti delle persone con disabilità».
«Come sempre, dunque, auspichiamo – concludono dall’ANFFAS – che questa Giornata possa contribuire a rafforzare consapevolezza su tali importanti temi, non solo in occasione del 21 marzo, ma ogni giorno, riconoscendo alle persone con sindrome di Down diritti, sostegni ma anche talenti, sogni, desideri e capacità, contrastando ogni discriminazione e stereotipo». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: comunicazione@anffas.net.
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