La Rete campana CIVES ha presentato il progetto didattico denominato “A scuola imparo a guardare il mio amico”, iniziativa che punta a sensibilizzare i giovani sul tema della disabilità visiva, promuovendo l’inclusione e la comprensione attraverso attività pratiche e coinvolgenti. L’invito di CIVES a tutte le istituzioni scolastiche è di considerare l’integrazione di questo progetto nelle loro attività educative

La Rete campana CIVES ha presentato nei giorni scorsi il progetto didattico denominato A scuola imparo a guardare il mio amico, iniziativa che punta a sensibilizzare i giovani sul tema della disabilità visiva, promuovendo l’inclusione e la comprensione attraverso attività pratiche e coinvolgenti. Obiettivi del progetto, dunque, sono segnatamente quelli riguardanti appunto la sensibilizzazione nell’abbattere pregiudizi e stereotipi, mostrando che la diversità è una risorsa preziosa, fornendo al tempo stesso strumenti educativi e conoscenze per comprendere le sfide e le potenzialità delle persone con disabilità.
Il progetto si articolerà in una serie di fasi, sintetizzabili in:
° Brainstorming interattivo, con il coinvolgimento degli studenti in una discussione iniziale, per esplorare le loro conoscenze sul mondo della disabilità visiva.
° Laboratori ludici durante i quali, attraverso attività sensoriali, i giovani impareranno il codice Braille e le tecniche di orientamento, utilizzando suoni, odori e gusti.
° Dimostrazioni pratiche, condotte da esperti che mostreranno l’uso di tecnologie assistive, quali computer e smartphone utilizzati da persone cieche e ipovedenti.
° Attività con ausili tiflodidattici: gli studenti potranno sperimentare strumenti speciali per la didattica inclusiva, scoprendo come possano essere utili per tutti.
° Lettura di libri tattili, coinvolgendo il tatto, oltre alla vista, per condividere esperienze inclusive.
° Sport e giochi adattati per promuovere l’inclusione attraverso il gioco.
«Questa iniziativa – sottolinea Giuseppe Fornaro, presidente della Rete CIVES – rappresenta un’opportunità unica per le scuole di promuovere una cultura dell’inclusione e del rispetto reciproco. Partecipando, infatti, gli studenti avranno l’occasione di sviluppare empatia e comprensione verso le persone con disabilità visiva, arricchendo il tessuto sociale delle scuole e delle comunità locali. Tutte le scuole interessate potranno contattare la nostra psicologa, dottoressa Annacarmen Rea, per discutere le modalità di realizzazione del progetto e ottenere ulteriori chiarimenti».
«Invitiamo quindi – aggiunge – tutte le istituzioni scolastiche a considerare l’integrazione di questo progetto nelle loro attività educative. Insieme, infatti, possiamo costruire un ambiente più inclusivo e consapevole, dove ogni studente si senta valorizzato e compreso». (S.B.)
Per ogni altra informazione: segreteriacives@gmail.com.
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