“Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt 2013-2023. Dieci anni straordinariamente normali” è un libro presentato a Bolzano che racconta l’attività, sin dal debutto, del Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt (Accademia Arte della Diversità) di Bolzano, compagnia “stra-ordinariamente normale”, composta da attori con e senza disabilità. Il volume è dedicato a Massimo Bertoldi, scomparso prematuramente

Una storia intensa e coraggiosa quella del Teatro la Ribalta–Kunst der Vielfalt (Accademia Arte della Diversità), che ha trasformato Bolzano in un centro di eccellenza per il teatro inclusivo. Ora raccontata anche nel libro Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt 2013-2023. Dieci anni straordinariamente normali” presentato a Bolzano.
Il teatro ha una lunga tradizione di confronto con realtà segnate da difficoltà e marginalità, coinvolgendo persone con disabilità, carcerati, tossicodipendenti, nomadi, anziani e adolescenti in difficoltà e il Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt si è distinto per il proprio impegno nell’integrare questi gruppi nella scena teatrale, rivendicando il diritto di essere “parte del teatro”, non “un teatro a parte”, di appartenere cioè ai “teatri della diversità” e non al recinto del “teatro dei diversi” (ne abbiamo parlato già in precedenza sulle nostre pagine). Il tutto, dunque, all’insegna di un approccio non terapeutico o pedagogico, ma che «mira a cogliere il mistero e la verità di queste esperienze, utilizzando l’arte per comunicare in modo potente e autentico», come si legge in una nota del Teatro.
Il libro, appena pubblicato da Cue Press, racconta la storia del Teatro la Ribalta–Kunst der Vielfalt, fondato e diretto da Antonio Viganò, sin dal potente debutto con Impronte dell’anima, spettacolo che affronta la follia nazista nell’eliminazione delle persone con disabilità, fino alle tournée internazionali, con ben 17 produzioni in 10 anni.
Il volume vuole essere un breve resoconto di carattere quantitativo e qualitativo sull’attività svolta, nonché un modo per ringraziare Enti e Istituzioni del territorio che hanno sostenuto e fatto crescere la compagnia.
Il libro stesso è stato curato da Massimo Bertoldi, recentemente scomparso, un giornalista che, come mai nessuno, è stato in grado di raccontare la storia del teatro, dello spettacolo dal vivo e delle compagnie che hanno animato e arricchito la cultura della città di Bolzano e Provincia. A lui e al suo prezioso lavoro il Teatro la Ribalta ha dedicato questa pubblicazione.
Alla presentazione del libro, presso la Nuova Libreria Cappelli di Bolzano, hanno presenizato alcuni autori e autrici: oltre ai bolzanini Antonio Viganò, Paola Guerra e Paolo Grossi, vi erano anche Stefano Masotti (psicoterapeuta che segue l’alta formazione per operatori di teatro sociale presso l’Università Cattolica di Milano) e Guido Di Palma (professore di istituzioni di regia e storia del teatro e direttore del master in Teatro nel Sociale all’Università di Roma “La Sapienza). (C.C.)
Per maggiori informazioni: Teatro La Ribalta (info@teatrolaribalta.it), Martina Zambelli.
Articoli Correlati
- Un prestigioso e meritato riconoscimento per la Compagnia Teatro La Ribalta «Formata in maggioranza da attrici e attori “svantaggiati”, che vivono il teatro come necessità, luogo di relazioni e di riscatto sociale, affronta da sempre con coraggio temi forti del nostro…
- Perché abbiamo deciso di inventarci un nuovo spazio teatrale «Meglio incontri con spettatori in numero ridotto - scrive Antonio Viganò, direttore artistico della Compagnia Teatro La Ribalta di Bolzano, costituita da uomini e donne con e senza disabilità -,…
- Il teatro ha bisogno di tutto quel che la società sembra espellere «Il teatro ha bisogno di tutto quel che la nostra società sembra espellere. Diversità, disagio, malattia, handicap, dolore. È il mondo Altro, o forse semplicemente il mondo dell’Altro, la sorgente…