“Info Point”, ovvero L’accessibilità è un diritto per tutte le persone con disabilità

Grazie a “Info Point”, progetto dell’ANFFAS Nazionale, alcuni celebri luoghi romani di cultura hanno potuto dotarsi del bollino di “Sito Accessibile For All”, acquisendo accessibilità “universale”, non solo, quindi, legata all’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche di quelle senso-percettive e culturali, in piena attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità

Info Point ANFFASGrazie al progetto dell’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) denominato Info Point, l’accessibilità ad alcuni celebri luoghi romani di cultura diviene “universale”: non solo, quindi, abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche di quelle senso-percettive e culturali, in piena coerenza e attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Si parla, in questa prima fase, della Keats and Shelley House, del Colosseo, della Domus Aurea, del Palatino, del Foro Romano, delle Industrie Fluviali, di Villa Farnesina, di Palazzo Colonna e della Galleria Colonna, oltreché di Come un Albero Museo Bistrot, di Explora-Museo dei Bambini e del Teatro Basilica.
«È grazie alla collaborazione della nostra Associazione e di tutti quei luoghi di cultura – spiegano dall’ANFFAS – che è stato possibile – nell’arco dei diciotto mesi del progetto attuato grazie ad un finanziamento avuto nell’àmbito del progetto NGEU (Next Generation EU), attraverso i fondi destinati al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) – poter analizzare la situazione di fatto nella quale tali siti già garantivano un sufficiente grado di accessibilità, soprattutto in termini di abbattimento delle barriere architettoniche, e individuare tutte quelle azioni migliorative che, appunto, potessero loro consentire di acquisire il bollino di Sito Accessibile For All. Tutto questo si è realizzato grazie ad un selezionato gruppo di persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo con impedimenti anche motori e di altra natura, che andando a visitare musei, teatri ecc., accompagnati da alcuni operatori nella funzione di facilitatori, si sono incaricati di individuare e suggerire tutti quegli accorgimenti che potessero, appunto, far sì che gli spazi culturali coinvolti potessero valutare di migliorare la propria accessibilità in senso “universale”. Si può affermare che i risultati abbiano superato le attese e questo anche grazie alla sensibilità e alla collaborazione dimostrata dai responsabili e dagli operatori dei siti di cultura interessati».

I risultati del progetto, dunque, sono oggi visibili a tutti e tutte all’interno di un database costruito ad hoc nel sito dedicato. Allo stesso tempo è stato predisposto un portale specifico per formare gli operatori dei luoghi di cultura sui nuovi concetti di accessibilità universale e su come introdurre ed utilizzare al meglio il linguaggio “facile da leggere e da capire” (Easy to Read) e la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), ma anche sulle modalità di accoglienza e gestione delle persone con disabilità ad alta complessità. Oggi, quindi, è disponibile un primo elenco di musei statali, musei privati e teatri le cui descrizioni, oltre alle classiche brochure cartacee o note inserite sui vari siti, sono tradotte sia in linguaggio Easy to Read che in CAA. E la citata piattaforma formativa, oltreché per gli operatori dei luoghi di cultura, si è rilevata assai utile anche per i facilitatori, per i familiari e/o volontari, e per le stesse persone con disabilità.

«Questo progetto – aggiungono dall’ANFFAS – assume particolare rilevo se si pensa che il completamento di esso è pressoché coincidente con l’avvio dell’Anno Santo e, quindi, con una imperdibile occasione per promuovere ulteriormente la cultura dell’accessibilità universale e fornire una formazione apposita sul tema di essa a tutti i soggetti interessati. Tra l’altro i luoghi di cultura la cui accessibilità è stata verificata dai nostri referenti e il cui personale abbia completato il previsto percorso formativo, possono oggi fregiarsi, come detto, del logo Sito Accessibile For All che ne attesta e garantisce la piena accessibilità. Un vero e proprio Plus che potrà essere di interesse per tutti gli altri siti sia della Capitale che delle altre città italiane». A tal proposito, l’ANFFAS Nazionale si dichiara sin da subito disponibile a collaborare con i luoghi di cultura dell’intero territorio nazionale e invita i referenti di musei, biblioteche, teatri e altre strutture culturali a contattare la propria sede nazionale (nazionale@anffas.net), «ai fini – viene detto – di rendere totalmente accessibile il nostro intero patrimonio culturale e poter esporre il logo di Sito Accessibile For All».
«Quest’ultimo – concludono dall’Associazione a proposito del logo – testimonia infatti l’impegno dei siti di interesse culturale nel promuovere e applicare concretamente i concetti dell’accessibilità universale e consentirà al pubblico di avere consapevolezza e certezza di visitare un luogo che non presenta barriere architettoniche e senso-percettive, garantendo anche il diritto alla fruizione delle relative informazioni per le persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo e per tutti coloro che ne potranno avere indubbio beneficio. Il tutto in contesti in cui l’intero personale è adeguatamente formato e informato sulle varie forme di disabilità e sulle diverse necessità di sostegno e di relazione». (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione: comunicazione@anffas.net.
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