Al Museo senza barriere

Accessibilità, progetti inclusivi, azioni partecipate, percorsi di visita per tutte le persone, musei come luoghi di convivenza oltre le differenze: sono le coordinate del protocollo d’intesa sottoscritto a Torino tra Filippo Masino, direttore delle Residenze Reali Sabaude-Musei Nazionali Piemonte, Franco Lepore, presidente dell’UICI Piemonte e Giovanni Laiolo, presidente dell’UICI di Torino
Lepore, Masino, Laiolo
Da sinistra: Franco Lepore, presidente dell’UICI Piemonte, Filippo Masino, direttore delle Residenze Reali Sabaude-Musei Nazionali Piemonte e Giovanni Laiolo, presidente dell’UICI di Torino

Accessibilità, progetti inclusivi, azioni partecipate, percorsi di visita per tutte le persone, musei come luoghi di convivenza oltre le differenze: sono le coordinate del protocollo d’intesa sottoscritto nei giorni scorsi a Torino, presso gli Appartamenti dei Principi di Palazzo Carignano, tra Filippo Masino, direttore delle Residenze Reali Sabaude-Musei Nazionali Piemonte, Franco Lepore, presidente dell’UICI Piemonte (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e Giovanni Laiolo, presidente dell’UICI di Torino.

«Questo accordo – spiegano dall’UICI Piemonte – aggiunge un nuovo importante tassello al quadro strategico portato avanti dall’Istituto delle Residenze Reali Sabaude per ampliare l’accessibilità dei percorsi gestiti e fare in modo che l’esperienza museale possa essere sempre più inclusiva e partecipata, anche nell’ottica degli obiettivi di crescita sostenibile e riduzione delle disuguaglianze dell’Agenda ONU 2030. Il diritto alla cultura da parte di tutta la cittadinanza è infatti al centro di programmi che si muovono in molteplici direzioni: iniziative per il superamento delle barriere cognitive e sensoriali, anche sviluppate insieme alla Fondazione Istituto dei Sordi, al Politecnico di Torino e ad Associazioni che operano con particolare attenzione per le persone con disturbi dello spettro autistico; progetti per il PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche); attività per favorire il dialogo interculturale e l’integrazione sociale dedicate a persone fragili o in condizioni di disagio e difficoltà».

Nello specifico della collaborazione con l’UICI, essa prevede azioni diverse, quali corsi di formazione, condivisione di forme per comunicare in modo inclusivo, realizzazione di attività didattiche, mostre, seminari e pubblicazioni, caratterizzandosi come uno dei punti di forza del progetto di riallestimento di Palazzo Carignano che porterà nei prossimi mesi all’apertura di un percorso di visita più ampio e rinnovato. I lavori, attualmente in corso, sono stati pensati, infatti, nella prospettiva della più estesa accessibilità, con l’utilizzo di strumenti di mediazione multimediale e multisensoriale, anche attraverso l’applicazione di tecnologie digitali di ultima generazione.
Il progetto sarà realizzato grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed è stato l’unico finanziato in Piemonte nell’àmbito delle misure a favore degli allestimenti per comunicare l’accessibilità e migliorare la fruizione dei luoghi della cultura nazionali.
«Il piano di riallestimento di Palazzo Carignano – sottolineano infatti dall’UICI Piemonte – è considerato come un modello possibile per interventi futuri in altre realtà museali, un progetto “manifesto”, per offrire un esempio concreto degli approcci all’accessibilità più innovativi e trasformare davvero il museo in un luogo accogliente, inclusivo e partecipato, andando anche oltre alle barriere sensoriali, cognitive e culturali. Un obiettivo che rende ancora più prezioso e fondamentale il confronto con il Consiglio Regionale e con la Sezione territoriale di Torino della nostra Associazione, in tutte le forme di supporto e collaborazione previste dal protocollo di intesa siglato nei giorni scorsi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: comunicazione@uicpiemonte.it (Lorenzo Montanaro).
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