In occasione dell’imminente Giornata Internazionale delle Infermiere e degli Infermieri di oggi, 12 maggio, l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) rende omaggio a tutte le infermiere e gli infermieri che, con dedizione, competenza e umanità, rappresentano un punto di riferimento insostituibile nella vita delle persone con sclerosi multipla, con un particolare riconoscimento per la SISM (Società Infermieri Sclerosi Multipla), nata all’interno della stessa AISM

In occasione oggi della Giornata Internazionale delle Infermiere e degli Infermieri (International Nurses Day), che sin dal 1965 si celebra ogni anno il 12 maggio, l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) intende rendere omaggio a tutte le infermiere e gli infermieri che, con dedizione, competenza e umanità, rappresentano un punto di riferimento insostituibile nella vita delle persone con sclerosi multipla, con un particolare riconoscimento per la SISM (Società Infermieri Sclerosi Multipla), nata all’interno della stessa AISM, che da anni si impegna a valorizzare la professionalità degli infermieri specializzati nella sclerosi multipla. L’obiettivo di essa è sostanzialmente quello di promuovere la formazione specifica, favorire lo scambio di esperienze e affermare un ruolo professionale riconosciuto, contribuendo così a garantire qualità e continuità dell’assistenza nei Centri Clinici distribuiti sul territorio nazionale, che rappresentano la rete di riferimento per oltre il 70% delle persone con sclerosi multipla in Italia.
«La nostra – sottolinea Francesco Pastore, presidente della SISM – è una sfida quotidiana che richiede formazione specifica, riconoscimento professionale e spazi adeguati per costruire una presa in carico realmente multidisciplinare e centrata sulla persona».
La sfida cui fa riferimento Pastore prende vita anche nelle storie personali, come quella di Marina, infermiera presso la Clinica Neurologica dell’Ospedale San Martino di Genova che dopo un’esperienza di Servizio Civile in AISM, è tornata per scelta – o forse per destino -, a occuparsi di sclerosi multipla: «Da quando sono tornata a lavorare con persone con sclerosi multipla – racconta – ho ritrovato la mia dimensione umana. Qui conosco ogni paziente per nome e volto, entriamo in relazione vera. E questo cambia tutto: la qualità della cura, l’umore, la fiducia».
Come tante colleghe e colleghi, Marina non si limita a somministrare farmaci: costruisce legami, accompagna, ascolta. «Non sono solo farmaci – conferma -, è relazione, è ascolto, è esserci».
La sua presenza, pertanto, è parte integrante del percorso di vita delle persone con sclerosi multipla «Dentro e oltre l’infusione, nella complessità della malattia e nella semplicità di un sorriso, di una focaccia condivisa, di una parola detta al momento giusto».
«Ci uniamo dunque alla voce della SISM – dichiarano dall’AISM – per chiedere con forza che il ruolo dell’infermiere nella sclerosi multipla sia pienamente riconosciuto come pilastro essenziale dell’équipe multidisciplinare. Occorrono investimenti in formazione continua, protocolli condivisi, strumenti adeguati e, soprattutto, il riconoscimento formale di una figura professionale che ha già dimostrato il proprio valore sul campo. In occasione quindi della Giornata Internazionale delle Infermiere e degli Infermieri del 12 maggio, rinnoviamo il nostro impegno a garantire che ogni persona con sclerosi multipla possa disporre di un’assistenza competente, empatica e vicina, nella quale ogni Marina possa avere voce, spazio e strumenti, per prendersi cura – davvero – della persona e non solo della malattia». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.
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