Tre giornate di divulgazione, riflessione e confronto per promuovere l’autodeterminazione e la piena partecipazione nella società delle persone con disabilità. A Torino, il festival “Prima Persona Plurale” ha riunito ospiti e attivisti per discutere di diritti, accessibilità e Riforma della Disabilità. L’iniziativa tornerà nel 2026

Si è chiusa l’“edizione zero” di Prima Persona Plurale, il festival italiano dedicato alla Vita Indipendente, che per tre giorni, a Torino, ha posto al centro la voce delle persone con disabilità e delle loro famiglie (lo avevamo presentato qui). Dal 5 al 7 maggio, la manifestazione ha offerto infatti un’occasione di confronto e scoperta sulla Vita Indipendente, sulle prospettive future e sulle opportunità legate alla Riforma della Disabilità, attualmente in fase di sperimentazione.
Nata dall’esperienza di Fondazione Time2, la manifestazione ha portato a Torino tantissimi ospiti con talk, panel e laboratori. Sono state tre giornate di divulgazione, riflessione e confronto per promuovere l’autodeterminazione e la piena partecipazione nella società delle persone con disabilità.
«Siamo arrivati al termine di quella che possiamo chiamare “edizione zero” di Prima Persona Plurale», ha dichiarato Antonella Lavazza, vicepresidente di Fondazione Time2. «Siamo soddisfatti perché abbiamo già raccolto qualche riscontro e l’impressione è che di un Festival della Vita Indipendente, oggi, nel nostro Paese, ci fosse davvero bisogno. Abbiamo avuto conferma che è necessario ampliare la conoscenza di questa prospettiva culturale perché è una leva decisiva nell’affermazione della libertà, della dignità e dei diritti di cittadinanza delle persone con disabilità. Quindi è con immenso piacere che vi diamo appuntamento a Prima Persona Plurale 2026».
Dalla storia del movimento alle lotte degli attivisti che quotidianamente si battono per la Vita Indipendente, fino alle prospettive future, analizzando politiche, servizi e opportunità in un confronto su diritti, accessibilità e modelli di supporto inclusivi: tanti, come detto, gli ospiti intervenuti sul tema, da Jozef Gjura a Giampiero Griffo, passando per Marta Migliosi, Simone Riflesso, Marta Pulimeno, Valentina Perniciaro, Elisa Costantino, Jacopo Rosatelli, Fabrizio Starace, Alice Sodi, Monique Jourdan, Andrea Faini e Valeria Carletti.
Uno spazio speciale è stato riservato anche ai laboratori, due momenti dedicati alla creatività, alla condivisione e all’advocacy (“tutela”), con il Laboratorio Zanna Dura e il Laboratorio di uncinetto che ha visto la partecipazione di Patrizia Palillo e il Disability Pride.
Appuntamento, dunque, al 2026, con una nuova edizione di Prima Persona Plurale. (C.C.)
Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa Fondazione Time2 (Silvia Bellucci), silviabelluccicomunicazione@ gmail.com.
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