Donne, psichiatria e deistituzionalizzazione, ovvero Praticare la differenza

L’Università di Pisa ha organizzato per il 13 e il 14 maggio nella città toscana il seminario denominato “Praticare la differenza: donne, psichiatria, deistituzionalizzazione”, iniziativa che si propone come una lettura in chiave femminile del processo di deistituzionalizzazione in àmbito psichiatrico. La due giorni sarà fruibile anche online
Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste, padiglione Q (già “Reparto Agitate”), 1972
Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste, padiglione Q (già “Reparto Agitate”), 1972: sciopero per il riconoscimento del proprio lavoro (foto di Pier Luigi Cerato; fonte: archivio privato di Assunta Signorelli)

L’Università di Pisa ha organizzato per il 13 e il 14 maggio il seminario denominato Praticare la differenza: donne, psichiatria, deistituzionalizzazione, iniziativa che si colloca nell’àmbito del PRIN (Progetti di Ricerca d’Interesse Nazionale) Narration and Care. The deinstitutionalization of asylum system in Italy: history, cultural imaginary, planning (from 1961 to today), che vede le professoresse Vinzia Fiorino e Chiara Tognolotti quali responsabili dell’Unità di Pisa.

L’evento viene presentato con la seguente riflessione della psichiatra, basagliana e femminista Assunta Signorelli: «Mettere mano a quella che oggi chiamiamo deistituzionalizzazione ha significato ri/generare la vita e lo scambio nel luogo delle persone “non degne di vita”». Il seminario sarà ospitato nell’Aula Magna di Palazzo Matteucci (Piazza Torricelli, 2, a Pisa), con la possibilità di partecipare a distanza via Teams attraverso questo link.
In particolare, nel pomeriggio del 13 maggio (ore 14), i lavori saranno introdotti dai saluti istituzionali di Sonia Maffei, direttrice del Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, e Vinzia Fiorino, docente di Storia Contemporanea del medesimo Ateneo.
A seguire sono previsti i seguenti interventi: Il manicomio (non) esiste: cosa resta della salute mentale in Italia?, Keynote Speakers: Alice Banfi e Ludovica Jona in dialogo con Vinzia Fiorino; Ricostruire e raccontare la deistituzionalizzazione delle donne di Marianna Scarfone, dell’Università di Strasburgo; Noi e “le altre”. Femministe e salute mentale a Torino tra anni Settanta e anni Ottanta di Daniela Adorni, dell’Università di Torino; Decostruire il manicomio: femminismi, deistituzionalizzazione e lavoro sociale a Torino dopo il 1978 di Davide Tabor dell’Università di Torino; Assunta Signorelli e Fabrizia Ramondino: per un percorso di ricerca su scrittrici e psichiatria di Marina Guglielmi dell’Università di Cagliari; “Qualcosa mai definito al femminile”. Lotte, esperienze e pratiche femminili nella deistituzionalizzazione italiana di Manoela Patti dell’Università di Palermo; Diventare psicologa delle ultime: Letizia Comba nel Reparto C donne a Gorizia di Marica Setaro ricercatrice indipendente.

Il 14 maggio, quindi, i lavori inizieranno alle 9, prevedendo i seguenti interventi: Uno sguardo visuale sulla deistituzionalizzione delle donne di Martina Salvante, dell’Università di Nottingham; Praticare l’individuazione di sé: servizi orientati alla guarigione per una salute mentale di comunità di Diana Gallo, presidente dell’Associazione L’Alba; Oltre il muro. Appunti su deistituzionalizzazione e architettura ospedaliera di Sonia Paone dell’Università di Pisa; Pirkko Peltonen e “La favola del serpente”: sguardi comparati sull’ospedale psichiatrico di Gorizia di Diego Cavallotti, dell’Università di Cagliari; Goliarda, Liseli e le altre: lo spazio dell’oppressione, le parole del desiderio di Giulia Simi dell’Università di Sassari; Lo Stato addosso. Donne, migrazione e istituzioni immaginarie della società, Keynote Speaker: Simona Taliani dell’Università Orientale di Napoli. (Simona Lancioni)

A questo link è disponibile la locandina dell’evento. Per ulteriori informazioni e contatti: Andrea Sortino (andrea.sortino10@gmail.com).
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h – Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con minimi riadattamenti al diverso contenitore, insieme all’immagine utilizzata, per gentile concessione.
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