Anche quest’anno la Federazione lombarda LEDHA ha collaborato con il Salone Internazionale del Libro di Torino (15-19 maggio), al fine di migliorarne l’accessibilità, garantendo alle persone con disabilità la possibilità di fruirne nelle migliori condizioni possibili. «Un’accessibilità – come sottolinea il presidente della FISH Falabella – intesa non solo come abbattimento delle barriere fisiche, ma anche nel creare un contesto accogliente e rispettoso delle diverse esigenze»

Anche quest’anno il CRABA (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale) della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), ha collaborato con il Salone Internazionale del Libro di Torino, la cui 37^ edizione sarà centrata sul tema Le parole tra noi leggere, al fine di migliorare l’accessibilità dell’evento – che si protrarrà da domani, 15 maggio, a lunedì 19 – e garantire alle persone con disabilità la possibilità di fruirne nelle migliori condizioni possibili (a questo link le informazioni necessarie per raggiungere Lingotto Fiere a Torino e organizzare la propria visita).
Oltre dunque alla scontistica a loro riservata, le persone con disabilità potranno usufruire di un accesso prioritario attraverso varchi dedicati (A, C e D). Inoltre, potranno saltare la coda agli Info Point, ai servizi igienici, ai servizi di ristorazione e alle sale in cui si svolgeranno eventi e convegni (compatibilmente con la disponibilità di posti riservati). Per richiedere l’agevolazione le persone con disabilità potranno o pre-registrarsi al sito nell’apposita sezione oppure rivolgersi alle Casse ad accesso prioritario.
All’interno del Salone sono stati allestiti due “Spazi di quiete”, ambienti in cui le persone con disabilità possono fare una pausa, luoghi progettati e arredati con un’attenzione particolare alle persone con disabilità intellettive, per garantire il loro benessere e la possibilità di godersi la visita nelle migliori condizioni possibili. Per alcune persone, infatti, essere circondati dalla folla, in un ambiente rumoroso e caotico, può essere fonte di stress.
Durante tutti i giorni dell’evento, infine, saranno presenti circa 50 giovani volontari appositamente formati, riconoscibili dalla maglietta bianca su cui è riportato un omino azzurro stilizzato, simbolo internazionale della disabilità. A coordinarli saranno due Accessibility manager che fanno parte del gruppo di lavoro della LEDHA.
«Il Salone Internazionale del Libro di Torino – commenta Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA – è uno dei più importanti eventi culturali del nostro Paese. Garantire alle persone con disabilità non solo l’accesso, ma le migliori condizioni di fruizione possibile è un dovere sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che riconosce il diritto di tutti alla partecipazione piena e attiva alla vita culturale».
«L’accessibilità non è un dettaglio – sottolinea dal canto suo Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH -, ma la condizione imprescindibile per rendere davvero inclusivo un evento culturale di rilievo come il Salone del Libro di Torino. Il lavoro svolto dalla LEDHA e dagli organizzatori del Salone va nella direzione giusta: accessibilità, infatti, non vuol dire solo abbattere barriere fisiche, ma anche creare contesti accoglienti e rispettosi delle diverse esigenze. È questo il modello di inclusione che come Federazione promuoviamo ogni giorno». (I.S.)
Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.
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