Assistenza medica avanzata alle persone con disabilità: passi importanti per una diffusione capillare

Un nuovo importante passaggio per far sì che il modello DAMA (“Disabled Advanced Medical Assistance” ovvero “Assistenza medica avanzata alle persone con disabilità”) diventi realmente e finalmente un concreto modello di riferimento nazionale, diffuso capillarmente, si avrà con il convegno del 24 maggio a Catania, denominato “Dal modello DAMA alle Linee Guida nazionali. Occasioni di confronto per lo sviluppo di buone pratiche”, promosso dalla ministra per le Disabilità Locatelli

Donna con disabilità in ospedaleDue mesi fa avevamo segnalato con soddisfazione, sulle nostre pagine, la nascita del Tavolo tecnico interministeriale (Ministero per le Disabilità e Ministero della Salute) che dovrà stendere le Linee Guida Nazionali per il progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance ovvero “Assistenza medica avanzata alle persone con disabilità”), con l’obiettivo di garantire appunto sul territorio nazionale un modello organizzativo uniforme che faciliti l’accesso, l’accoglienza e la presa in carico dei bambini/bambine e delle persone adulte con disabilità presso le strutture sanitarie.
Un nuovo passaggio molto importante, per far sì che DAMA diventi realmente e finalmente un concreto modello di riferimento nazionale, diffuso capillarmente, si avrà con il convegno del 24 maggio a Catania (presso l’Hotel NH Parco Degli Aragonesi), denominato Dal modello DAMA alle Linee Guida nazionali. Occasioni di confronto per lo sviluppo di buone pratiche, promosso dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.

«L’evento di Catania – sottolinea Locatelli – precederà l’insediamento del Tavolo Interministeriale per la stesura delle Linee Guida nazionali per i protocolli DAMA, Tavolo che sarà coordinato da Filippo Ghelma, direttore della Struttura Complessa DAMA all’Ospedale San Paolo di Milano, oltreché presidente dell’ASMED (Associazione per lo Studio dell’assistenza medica alla persona con Disabilità), che da anni coordina una rete di aziende ospedaliere che hanno già aderito ai percorsi specifici». «Si tratta – aggiunge – di un incontro che intendiamo replicare anche in altre Regioni e che vorrei coinvolgesse il maggior numero possibile di medici e direttori generali, sanitari e socio sanitari, di tutta Italia».

Rimandando Lettori e Lettrici al programma completo del convegno di Catania (disponibile a questo link; a quest’altro link le modalità per l’iscrizione) e ricordando che esso potrà essere seguito anche in diretta streaming (alla pagina Facebook “Alessandra Locatelli – Ministro per le Disabilità”), segnaliamo qui che dopo l’intervento introduttivo di Locatelli, porteranno i propri saluti Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano, presidenti rispettivamente della FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie) e della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e alcuni esponenti del territorio.
Seguiranno gli interventi di una serie di autorevoli relatori che prenderanno la parola per raccontare le buone pratiche organizzative di alcuni ospedali che in Italia hanno già adottato un protocollo di presa in carico e cura avanzata per le persone con disabilità nel contesto ospedaliero. (S.B.)

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