«Si può stimare che nelle Marche – scrivono dal Gruppo Solidarietà – circa il 75% delle persone che necessitano di assistenza continuativa non riceva alcuna forma di sostegno. Tra pochi mesi la Regione Marche andrà al voto e chi ha governato in questi ultimi cinque anni dovrà dire cosa ha fatto a fronte di questa situazione, domanda che è la stessa da rivolgere a chi ha governato negli anni precedenti, chiedendo se e come si intenda nei fatti cambiare questa inaccettabile situazione»
Abbiamo provato a mettere in relazione domanda e offerta di servizi rivolti alle persone non autosufficienti nella nostra Regione [le Marche], prendendo a riferimento il dato di coloro che necessitano di assistenza continuativa. Abbiamo poi scomposto il dato stesso tra persone con meno di 65 anni e con disabilità e persone ultrasessantacinquenni (anziani non autosufficienti), verificando quanti di questi vivano a casa e quanti in residenza.
Ebbene, risulta che l’87% (14.500) delle persone con disabilità che necessitano di assistenza continuativa (beneficiari di indennità di accompagnamento) vive a casa e il 13% (2.300) in residenze (rivolte sia a persone con disabilità che con disturbi mentali). Il 38% (5.500) di chi vive a casa riceve qualche forma di sostegno, dei quali circa 2.600 ricevono un sostegno economico per acquistare servizi o per sostenere il lavoro di cura del caregiver (da 300/350 a 1.200 euro al mese), mentre 2.500 ricevono una qualche forma di servizio (assistenziale o educativo) domiciliare di cui per altro non si conosce “l’intensità”, che può andare da qualche ora giornaliera a qualche ora settimanale.
La conclusione, dunque, è che il 62% delle persone con disabilità che vivono a casa non ricevono alcun tipo di sostegno.
Per quanto poi concerne le persone anziane non autosufficienti che necessitano di assistenza continuativa (beneficiari di indennità di accompagnamento). L’82% (37.500) vive a casa, il 18% (7.500) in residenze. Qui a ricevere una qualche forma di sostegno è il 17% (6.300), con circa 4.300 persone che ricevono un sostegno economico (da 200 a 300/350 euro al mese), per sostenere il lavoro di cura del caregiver o per remunerare assistenti, mentre 1.600 persone ricevono un servizio di assistenza domiciliare di cui nemmeno in questo caso si conosce “l’intensità”.
L’83%, dunque, delle persone anziane non autosufficienti che vivono a casa non ricevono alcun tipo di sostegno.
Tirando le somme, si può stimare pertanto che nelle Marche circa il 16% di tutte le persone che necessitano di assistenza continuativa viva in residenze e l’84% a casa. E che circa il 75% non riceva alcuna forma di sostegno.
Tra pochi mesi la Regione Marche andrà al voto e chi ha governato in questi ultimi cinque anni dovrà dire cosa ha fatto a fronte di questa situazione, domanda che è la stessa da rivolgere a chi ha governato negli anni precedenti. E chiedendo a tutti se e come intendono nei fatti cambiare questa inaccettabile situazione, non tanto con generiche indicazioni, ma con impegni precisi e documentabili. Consapevoli, per parte nostra, che non tutte le risposte hanno pari dignità e valore.
*Il Gruppo Solidarietà ha sede a Moie di Maiolati Spontini (Ancona).
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