Direttiva Europea sulla violenza di genere e donne con disabilità: importanti quelle Linee Guida

La Direttiva dell’Unione Europea sulla lotta alla violenza contro le donne contiene importanti tutele anche per le donne con disabilità, ma per entrare in vigore dev’essere recepita negli ordinamenti nazionali di tutti i 27 Stati Membri dell’Unione entro il 14 giugno 2027. Il Forum Europeo sulla Disabilità ha prodotto nuove Linee Guida che forniscono informazioni e strumenti pratici per aiutare in particolare le organizzazioni di persone con disabilità a farla applicare nei propri Paesi
Salvador Dalì, "Ragazza seduta vista di spalle", 1925 (particolare)
Salvador Dalì, “Ragazza seduta vista di spalle”, 1925, Museo Reina Sofia, Madrid (particolare)

La Direttiva (UE) 2024/1385 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 maggio 2024 sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica è un importante strumento giuridico che contiene anche diverse disposizioni specifiche a tutela delle ragazze e delle donne con disabilità vittime di violenza (se ne legga anche sulle nostre pagine, all’approfondimento disponibile a questo link). Proprio per garantire che i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità siano effettivamente inclusi nel processo di recepimento della Direttiva dell’Unione Europea nelle leggi e nelle politiche nazionali, l’EDF, il Forum Europeo della Disabilità ha elaborato delle nuove Linee Guida per supportare i membri e i partner nel recepimento della Direttiva stessa (esse sono disponibili, in inglese, a questo link).
«Si tratta della prima normativa a livello di Unione Europea specificamente mirata ad affrontare la violenza di genere», osservano dal Forum, ma per entrare in vigore «deve essere recepita negli ordinamenti nazionali di tutti i 27 Stati Membri dell’Unione Europea entro il 14 giugno 2027. Questo processo è essenziale affinché i diritti e gli obblighi della Direttiva diventino realtà in tutta l’Unione Europea».

«Le donne e le ragazze con disabilità continuano a subire livelli sproporzionati di violenza, spesso senza un adeguato accesso alla protezione, ai servizi di supporto o alla giustizia – proseguono dal Forum –. Per questo motivo, le organizzazioni di persone con disabilità e i loro alleati svolgono un ruolo fondamentale nel definire le modalità di attuazione della Direttiva a livello nazionale». Esse, infatti, partecipando a questo processo, «possono non solo sostenere la piena attuazione della Direttiva, ma anche spingersi oltre l’àmbito di essa, promuovendo riforme cruciali come il divieto di sterilizzazione forzata e una migliore raccolta di dati disaggregati in base alla disabilità».

Le Linee Guida prodotte dall’EDF forniscono dunque informazioni e strumenti pratici per aiutare le organizzazioni di persone con disabilità e altre organizzazioni della società civile a promuovere una maggiore tutela delle donne e delle ragazze con disabilità contro la violenza. Esse sono divise in tre parti:
1. Comprendere la Direttiva e l’attuazione di essa: questa sezione spiega cosa include la Direttiva e come funziona il processo di recepimento. Essa evidenzia i principali diritti e obblighi che gli Stati Membri devono rispettare e attuare.
2. Suggerimenti e indicazioni per la difesa dei diritti: vi si possono trovare consigli pratici su come interagire con i decisori politici, sensibilizzare e proporre cambiamenti che rafforzino la protezione contro la violenza.
3. Due allegati con ulteriori risorse per supportare gli sforzi di advocacy (“rivendicazione”).

In conclusione, ricordiamo ancora una volta che le Linee Guida dell’EDF per il recepimento della Direttiva dell’Unione Europea sulla lotta alla violenza contro le donne sono disponibili, in inglese, a questo link. (Simona Lancioni)

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h – Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.
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