«Esprimiamo piena solidarietà e massimo supporto – dichiarano dall’ANFFAS Nazionale – alla famiglia Agnello, associata dell’ANFFAS di Savona, a seguito dell’increscioso, a dir poco, episodio di cui purtroppo è stata vittima nei giorni scorsi all’aeroporto di Praga con la compagnia aerea easyJet, che ha impedito l’imbarco su un volo Praga-Milano ai due genitori e alle loro due bambine con disabilità intellettive e del neurosviluppo»
«Esprimiamo piena solidarietà e massimo supporto alla famiglia Agnello, associata dell’ANFFAS di Savona, a seguito dell’increscioso, a dir poco, episodio di cui purtroppo è stata vittima nei giorni scorsi all’aeroporto di Praga con la compagnia aerea easyJet, che ha impedito l’imbarco su un volo Praga-Milano ai due genitori e alle loro due bambine con disabilità intellettive e del neurosviluppo»: lo denuncia in una nota l’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo), aggiungendo che «l’assenza di comprensione e attenzione dimostrata dal personale della compagnia aerea e dal personale aeroportuale nei confronti della famiglia, in particolare verso le bambine con disabilità, è la dimostrazione che purtroppo, ancora oggi, vi è una totale mancanza di rispetto dei diritti dei cittadini con disabilità e delle loro famiglie e che la reale inclusione è ancora lontana».
«Vietare l’imbarco ad una famiglia che ha seguito tutte le corrette procedure per l’assistenza – dichiarano ancora dall’Associazione – e che ha anche cercato di spiegare la situazione di disagio in cui si trovavano le bambine, e trattare i suoi componenti alla stregua di delinquenti, è il segno tangibile di una società che non ha consapevolezza di quelle che sono le esigenze e le necessità delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e che anziché dare supporto preferisce escludere. Una situazione che si è aggravata ancora di più, se si considera cha la compagnia aerea non ha neanche fornito aiuto nella ricerca di un altro volo di rientro in Italia».
«Siamo dunque pronti a sostenere e ad assistere la famiglia – concludono dall’ANFFAS – in tutto ciò che vorrà porre in essere a seguito di tale vicenda e auspichiamo che vi siano non solo delle scuse formali alla famiglia da parte della società aeroportuale e della compagnia easyJet, ma anche maggiore attenzione da parte di queste ultime alle esigenze dei passeggeri con disabilità e loro famiglie, evitando così situazioni di tale grave disagio, e l’impegno ad una formazione adeguata del personale in tema di disabilità». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: comunicazione@anffas.net.
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