Il seminario denominato “L’inclusione scolastica: problemi e prospettive” ha costituito un’utile occasione di confronto sul tema dell’inclusione scolastica, in particolare alla luce delle più recenti novità normative
Come riferisce il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, il seminario denominato L’inclusione scolastica: problemi e prospettive, organizzato da Proteo Fare Sapere e dall’organizzazione sindacale FLC CGIL, ha costituito un’utile occasione di confronto sul tema dell’inclusione scolastica, in particolare alla luce delle più recenti novità normative.
Vi sono intervenuti tra gli altri Fabio Bocci, professore ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale all’Università Roma Tre, Simona D’Alessio, dirigente di un Istituto Comprensivo di Roma, esperta di politiche educative e di didattica inclusiva e Marianna Piccioli, ricercatrice di Pedagogia e Didattica Speciale all’Università di Roma Foro Italico.
Durante l’incontro è stato innanzitutto evidenziato come i nuovi corsi INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa) per il sostegno si configurino come una sorta di “percorsi sanatoria”, privi però di un reale valore formativo, mettendo a rischio la qualità della preparazione degli insegnanti.
A destare forte preoccupazione, inoltre, è ancora e sempre il tema della continuità didattica, con il docente di sostegno spesso percepito ancora come “docente dell’alunno con disabilità” e non come contitolare dell’intera classe.
Dal canto suo Fabio Bocci ha sottolineato come le università, oggi fortemente sottofinanziate, siano costrette a ricorrere all’autofinanziamento. Ha inoltre criticato l’equivoco secondo cui l’inclusione si garantirebbe semplicemente aumentando il numero di docenti di sostegno, trascurando la dimensione culturale e organizzativa che tale processo richiede.
Simona D’Alessio ha portato invece la voce dei dirigenti scolastici, sempre più in difficoltà nell’applicazione delle indicazioni ministeriali, spesso calate dall’alto senza preavviso e senza una visione coerente. Ha sottolineato inoltre la necessità di un’azione dall’interno, capace di sensibilizzare l’intera comunità scolastica: «La scuola siamo noi – ha affermato – e solo noi possiamo cambiarla».
Marianna Piccioli, infine, ha ricordato che il diritto all’istruzione di qualità riguarda tutti gli alunni, e in particolare quelli con disabilità. «L’inclusione, se autentica, non si limita a integrare – ha sottolineato – ma a trasformare profondamente i contesti. Oggi, però, questo cambiamento sembra sempre più lontano. È quindi urgente pensare a una mobilitazione collettiva, a una grande manifestazione che faccia convergere tutte le forze per difendere i diritti, la dignità e il futuro della scuola pubblica».
Durante il seminario, va ricordato in conclusione, il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati è intervenuto leggendo un comunicato firmato da alcuni rappresentanti dell’inclusione, in cui si ribadiscono le preoccupazioni condivise e le richieste di azioni concrete per tutelare la qualità della scuola e dei percorsi inclusivi. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: collettivodocentispecializzati@gmail.com.
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