«Le persone con disabilità che a Roma debbono necessariamente spostarsi su una sedia a rotelle – scrive Vincenzo Gallo – sono spesso costrette a restare a casa per l’estrema carenza di mezzi pubblici e taxi accessibili. Credo dunque sia necessario trovare con urgenza una soluzione per studenti e lavoratori con disabilità, persone anziane non deambulanti, pazienti che devono raggiungere strutture sanitarie o svolgere semplici commissioni quotidiane»
Le persone con disabilità che a Roma debbono necessariamente spostarsi su una sedia a rotelle sono spesso costrette a restare a casa per l’estrema carenza di mezzi pubblici e taxi accessibili. Credo dunque sia necessario trovare con urgenza una soluzione per studenti e lavoratori con disabilità, persone anziane non deambulanti, pazienti che devono raggiungere strutture sanitarie o svolgere semplici commissioni quotidiane ecc.
Tutti e tutte, infatti, hanno il diritto di partecipare alla vita sociale, ma molti restano di fatto confinati in casa, spesso senza alternative. E questo disagio riguarda non solo i residenti, ma anche i visitatori e i turisti con disabilità, per i quali Roma appare una città scarsamente accessibile.
Nonostante l’annuncio dell’assegnazione di 1.000 nuove licenze taxi da parte del Comune, di cui 200 riservate a veicoli accessibili, pochissimi mezzi attrezzati sono attualmente in circolazione. Se non sbaglio, infatti, i tempi previsti dal bando portano all’attivazione delle nuove licenze entro ottobre 2025. Chi però ha bisogno di muoversi oggi non può attendere mesi, per cui è necessaria una risposta immediata.
Mi auguro pertanto che l’Amministrazione Comunale possa attivare misure transitorie urgenti; monitorare costantemente l’effettivo avanzamento del percorso previsto per i nuovi mezzi; riassegnare senza ritardi eventuali licenze rifiutate; garantire informazione pubblica e trasparente ai cittadini e alle associazioni.
Spero in sostanza che Roma possa diventare in tempi brevi una città più inclusiva e accessibile a tutti.
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