Il voto delle persone con disabilità o in situazione di malattia: tutte le norme

In vista dei cinque referendum dell’8 e 9 giugno, dopo avere riferito nei giorni scorsi delle guide rivolte a persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, prodotte dalle Associazioni ANFFAS e AIPD, segnaliamo oggi, nel sito “Persone con disabilità.it”, una ricognizione sulle varie norme riguardanti il voto di persone con disabilità o in situazione di malattia, ove si parla tra l’altro di voto assistito e di seggi non accessibili

Donna e uomo con disabilità al votoIn vista dei cinque referendum per cui si voterà domenica 8 e lunedì 9 giugno (quattro sui temi del lavoro e uno su quello della cittadinanza: tutte le notizie sono disponibili a questo link, nel portale del Ministero dell’Interno), abbiamo riferito nei giorni scorsi (a questo e a questo link) delle guide rivolte a persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, prodotte da ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) e AIPD (Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down).

Per quanto riguarda invece tutte le altre norme riguardanti il voto di persone con disabilità o in situazione di malattia, segnaliamo senz’altro l’ottima ricognizione prodotta nel sito Persone con disabilità.it (a questo link), ove si parla innanzitutto del voto assistito, ossia della possibilità per le persone cieche, amputate delle mani, affette da paralisi o con altro impedimento di analoga gravità, che possono essere accompagnate all’interno della cabina elettorale da un altro elettore.
Ma si parla anche della possibilità, per elettori ed elettrici non deambulanti, di esprimere il diritto al voto presso un’altra sezione del proprio Comune, nel caso che il seggio assegnato non sia accessibile.
E da ultimo, ma non ultimo, c’è anche spazio per la possibilità, da parte delle persone ricoverate in ospedale o in casa di cura, di votare all’interno del luogo di ricovero. (S.B.)

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