Il Tulipano racconta a New York le proprie attività inclusive nel Parco Archeologico di Pompei

Tra le varie organizzazioni invitate in questi giorni a New York, in occasione della 18^ Conferenza Annuale degli Stati Parte della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, vi è anche la Cooperativa Sociale di Napoli Il Tulipano, che racconterà le proprie attività inclusive all’interno del Parco Archeologico di Pompei, dove si coniugano inserimento lavorativo e inclusione sociale
La Cooperativa il Tulipano a New York, giugno 2025
Foto di gruppo per il Tulipano nei pressi del Palazzo delle Nazioni Unite di New York (quinta da destra la ministra per le Disabilità Locatelli, sesto da destra il presidente del Tulipano Minucci)

Tra le varie organizzazioni invitate in questi giorni a New York, in occasione della 18^ Conferenza Annuale degli Stati Parte della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, di cui abbiamo già ampiamente riferito in altra parte del giornale, vi è anche la Cooperativa Sociale di Napoli Il Tulipano, che vi racconterà le proprie attività inclusive all’interno del Parco Archeologico di Pompei, dove si coniugano inserimento lavorativo e inclusione sociale, come raccontato in più occasioni anche da Superando, attraverso percorsi di autonomia per ragazzi e giovani adulti, all’interno di Parvula Domus, fattoria culturale e sociale di cui i giovani stessi si prendono cura.
«La fattoria – spiegano dal Tulipano – si trova nell’anello extra moenia del Parco Archeologico di Pompei, luogo di bellezza tra natura e archeologia, dove i nostri giovani sono impegnati in attività di cura degli orti sociali, coltivando frutta e verdura prodotta all’interno delle aree verdi del parco stesso, che raccolte, vengono poi trasformate in confetture e/o marmellate; gestiscono inoltre un alveare per attività di apicoltura didattica e promuovono percorsi di educazione alla bellezza del verde e della biodiversità con l’accoglienza di gruppi ed associazioni».

«Ormai da anni – aggiungono dalla Cooperativa campana – promuoviamo e realizziamo percorsi di fruizione inclusiva dei luoghi della cultura e dei musei, attività in cui le persone tutte, ciascuna con la propria unicità, vengono accolte con proposte di percorsi inclusivi finalizzati all’apprendimento e alla socializzazione in contesti di bellezza».

«Questa di New York – sottolinea Giovanni Minucci, presidente del Tulipano – è una tappa per noi molto importante che testimonia il valore delle progettualità che siamo riusciti a sviluppare in questi anni, oggi divenuto un vero e proprio modello di welfare culturale. Il nostro obiettivo è creare percorsi di vita in cui le persone con autismo e/o disabilità cognitiva riescano a diventare autonomi da un punto di vista non solo sociale, ma anche e soprattutto lavorativo. In tal senso cerchiamo di offrire opportunità concrete ai nostri giovani che trovano la loro collocazione all’interno dei progetti, ognuno con le sue peculiarità e unicità. E lo facciamo all’interno del Parco Archeologico più famoso al mondo, un luogo di fragilità che accoglie persone fragili le quali a loro volta se ne prendono cura e lo valorizzano con la loro operosità, un circolo virtuoso dove archeologia e natura si intrecciano e diventano fonte di benessere per uno sviluppo sostenibile, ambientale e sociale, finalizzato all’autonomia».
«Con Parvula Domus – conclude – l Parco Archeologico di Pompei diviene luogo di connessioni tra la città antica e la città moderna, grazie all’impegno e al lavoro dei nostri giovani che lo rende ancora di più un luogo unico al mondo». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Stefano Gattordo (stefanogattordo@gmail.com).
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