Si intitola “Quale allegria”, proprio come la celebre canzone di Lucio Dalla, il documentario di Francesco Frisari che verrà presentato in anteprima il 14 giugno a Bologna, in concorso per il 21° Biografilm Festival, opera che nasce dall’osservazione quotidiana, da parte del regista, dello zio Massimo, persona con una grave disabilità cognitiva, e recupera i fili di una propria suggestione infantile, quando Frisari era convinto che lo zio e Lucio Dalla fossero la stessa persona

Si intitola Quale allegria, proprio come la celebre canzone del 1977 di Lucio Dalla, il documentario di Francesco Frisari che verrà presentato in anteprima assoluta il 14 giugno al Cinema Lumière di Bologna (Piazzetta Pasolini, 2/b, ore 18.15), in concorso per il 21° Biografilm Festival, rassegna cinematografica interamente dedicata alle biografie e ai racconti di vita in corso di svolgimento fino al 16 giugno nel capoluogo emiliano.
Il documentario nasce dall’osservazione quotidiana, da parte del regista, dello zio Massimo, persona con una grave disabilità cognitiva, e recupera i fili di una propria suggestione infantile, quando era convinto che lo zio e Lucio Dalla fossero la stessa persona.
«Frisari – è stato scritto nella presentazione dell’opera – esplora nel documentario quell’impossibile somiglianza, che gli aveva permesso di comprendere e abbracciare la disabilità di Massimo, filmandone la vita di tutti i giorni: i tratti più complessi, interessanti e difficili di Massimo vengono illuminati, riletti e reimmaginati, nelle immagini e nel voice-over del regista che le accompagna, proprio attraverso Lucio Dalla, le sue intuizioni, le sue canzoni – concesse da Sony Music grazie alla collaborazione della Fondazione Lucio Dalla, che ha sostenuto il progetto – e il suo essere al contempo disperato e giocoso, uomo e bambino. Il risultato è una visione della disabilità e dell’arte di Dalla del tutto inedita, in cui anche le contraddizioni di un pensiero non lineare diventano una lente poetica sulla realtà, e raccontano due rivendicazioni diverse di una libertà sofferente e insieme totale». (S.B.)
A questo link è disponibile la cartella stampa completa sull’iniziativa, con la locandina, il pressbook e alcune immagini. Per ogni ulteriore informazione: press@lucianaapicella.it (Luciana Apicella).
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