Pur avendo pieno diritto all’agevolazione sull’IVA al 4%, per l’acquisto di un sussidio tecnico/informatico, un nostro Lettore con disabilità si è visto opporre un netto rifiuto a tale agevolazione da parte di un esercente e ha deciso di segnalarlo alla Guardia di Finanza. «La tematica dell’accesso effettivo ai diritti riconosciuti, anche in àmbito fiscale, rappresenta un nodo cruciale nella tutela della dignità e dell’uguaglianza delle persone con disabilità», commentano dal Centro HandyLex, con parole che condividiamo
Ci scrive il Lettore Roberto Cherchi dalla Sardegna, persona con tetraplegia, per segnalare una vicenda che l’ha visto suo malgrado protagonista, dopo un contatto con un negozio online, «per richiedere l’applicazione del diritto all’agevolazione sull’IVA al 4%, ai fini dell’acquisto di un climatizzatore smart, in quanto sussidio tecnico/informatico volto a facilitare l’autosufficienza e il controllo dell’ambiente domestico e lavorativo, nonché il mantenimento autonomo di un microclima domestico/lavorativo salubre». «Tale prodotto di comune reperibilità – ha infatti aggiunto Cherchi alla propria richiesta – è dotato di funzionalità WiFi per la connessione ad internet, che ne qualificano l’impiego sia come sussidio tecnico/informatico, sia come oggetto di domotica (secondo la definizione presente in qualsiasi dizionario della lingua italiana), vista la sua configurabilità per il funzionamento tramite comandi vocali e di controllo da remoto».
Ebbene, com’è ben noto, e per questo rimandiamo anche ad un approfondimento recentemente aggiornato dal Centro Studi Giuridici HandyLex (disponibile integralmente a questo link), «si applica appunto l’IVA agevolata al 4% (anziché quella ordinaria del 22%) «per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autonomia e l’integrazione delle persone con disabilità (articolo 3 della legge n. 104/1992). Rientrano nel beneficio le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche sia di comune reperibilità sia appositamente fabbricati che hanno fra le finalità previste quella del controllo dell’ambiente».
Nonostante dunque le chiare e legittime richieste, corredate da tutta la documentazione richiesta dalla Legge, «l’esercente – come spiega il nostro Lettore – ha esplicitamente, arbitrariamente e immotivatamente rifiutato di ottemperare a quanto previsto dalla normativa».
«Ritengo – conclude Roberto Cherchi – che la condotta del negoziante, che ha deliberatamente rifiutato di applicare l’IVA agevolata, nonostante il mio approccio educato e fondato sul buon senso, configuri una pratica commerciale scorretta e una palese violazione della normativa fiscale e delle tutele a favore dei consumatori. Tale comportamento risulta altresì idoneo a configurare una possibile discriminazione, diretta o indiretta, nei confronti delle persone con disabilità. In aggiunta, segnalo che il comportamento dell’esercente mi ha fatto sentire umiliato e denigrato in quanto cittadino rispettabile, costantemente impegnato nel rispetto delle norme e dei diritti di tutti. Ho voluto pertanto richiedere un’indagine ufficiale da parte della Guardia di Finanza, volta ad accertare eventuali irregolarità e responsabilità nella gestione dell’esercizio commerciale».
Senza mezzi termini il commento del citato Centro HandyLex, «nel riconoscere la fondatezza delle motivazioni alla base della richiesta del Lettore, nonché la gravità del comportamento riferito. La tematica dell’accesso effettivo ai diritti riconosciuti, anche in àmbito fiscale, rappresenta un nodo cruciale nella tutela della dignità e dell’uguaglianza delle persone con disabilità, e riteniamo quindi doveroso esprimere la nostra solidarietà per quanto vissuto». Parole, quelle di HandyLex, condivise fino all’ultima virgola anche dal nostro giornale. (S.B.)
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…
- Definizione e valutazione della disabilità: com'è arretrata l'Italia! Disabile, invalido, handicappato, non autosufficiente: sono solo alcune tra le più frequenti definizioni che si incontrano nelle corpose e disorganiche leggi italiane che trattano di questi aspetti. Dietro al linguaggio,…