«Forbes» propone i 100 nomi più influenti in tema di accessibilità

La nota rivista statunitense «Forbes» ha pubblicato la Classifica delle 100 persone più influenti nel mondo nell’àmbito dei temi legati all’accessibilità per le persone con disabilità. Tra i tanti vi è anche Evert-Jan Hoogerwerf, responsabile del settore “Tecnologie per le autonomie e l’inclusione dell’AIAS di Bologna, e segretario generale della GAATO, organizzazione ombrello cui aderiscono le principali Associazioni che si occupano di tecnologie assistive del mondo
Evert-Jan Hoogerwerf
Evert-Jan Hoogerwerf, olandese trapiantato da sempre in Italia, è stato incluso da «Forbes» tra le 100 persone più influenti nel mondo, nell’àmbito dei temi legati alla accessibilità per le persone con disabilità

«Forbes» è una nota rivista statunitense pubblicata bisettimanalmente e con oltre sei milioni di lettori negli Stati Uniti. Gli articoli di essa trattano di finanza, industria, investimenti e marketing, ma oltre a questo ha una particolare attenzione anche ad altre tematiche come le tecnologie, la comunicazione, le scienze e i risvolti legislativi a queste connesse.
In un lungo e articolato servizio, composto da 13 articoli, ha pubblicato nei giorni scorsi la Classifica delle 100 persone più influenti nel mondo nell’àmbito dei temi legati all’accessibilità per le persone con disabilità. Tra i tanti anche Evert-Jan Hoogerwerf, olandese da sempre trapiantato in Italia, responsabile del settore Tecnologie per le autonomie e l’inclusione dell’AIAS di Bologna, aderente alla Rete GLIC (Rete dei Centri di Consulenza su Ausili Tecnologici per le Disabilità), e soprattutto, ai fini della classifica di «Forbes», segretario generale della GAATO/Global Alliance of Assistive Technology Organizations, organizzazione ombrello cui aderiscono le principali Associazioni che si occupano di tecnologie assistive del mondo, fra cui AAATE, ISPO, RESNA, ATIA e altre, complessivamente con oltre 20.000 soci.

Il lungo e articolato servizio di «Forbes» suddivide i 100 nomi segnalati secondo alcuni àmbiti di intervento che determinano un panorama del tema accessibilità in parte diverso da quello che potremmo fare noi in Italia. Alcuni àmbiti, infatti, sono sovrapponibili (lavoro, sport, software accessibili, mobilità e trasporti, comunicazione, istruzione…), altri in parte o in toto più afferenti alla realtà americana e comunque agli orizzonti in tema di accessibilità in cui gli USA sono forse più avanti di noi; si pensi alla robotica come ausilio nelle operazioni relative al mangiare, alle attività legate alla finanza e al business, all’accesso ad arti come la musica o il cinema.

Nella classifica sono gli Stati Uniti a farla largamente da padroni, seguiti dal Canada. Tra le nazioni europee Svizzera, Islanda, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna. Due segnalazioni per il Kenya. Australia, Brasile e Giappone negli altri continenti a dimostrazione di uno sviluppo e di un interesse per le tecnologie assistive ancora a macchia di leopardo, come si può leggere nel recente Rapporto mondiale sulle tecnologie assistive edito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e di cui la Rete GLIC ha curato la traduzione italiana del Summary (disponibile a questo link). (Ufficio Stampa GLIC)

Per approfondire ulteriormente si può consultare a questo link l’articolato servizio della rivista «Forbes» su Accessibility 100. Suggeriamo anche la regolare consultazione della Rassegna stampa gratuita mensile su ausili e tecnologie curata dalla rete GLIC (a quest’altro link).
Torneremo entro breve a occuparci del servizio di ׂForbes», per dare visibilità a un’ulteriore segnalazione in esso presente.
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