Continua a guardare al futuro il bel progetto “Il forno di Vincenzo”, promosso a Eboli (Salerno), per un nuovo modello di protagonismo attivo e di autodeterminazione delle persone con disabilità. Lo si sottolineerà domani, 27 giugno, durante l’incontro denominato “Il forno di Vincenzo: dall’io al noi il modello possibile. Progettare vita di qualità oltre X-Fragile, autismo e ogni disabilità, passo dopo passo verso il Borgo Solidale”
Ci siamo occupati sin dagli inizi, sulle nostre pagine, del bel progetto Il forno di Vincenzo, promosso a Eboli (Salerno), che il suo ideatore e primo sostenitore, Vito Bardascino, aveva definito come «una sperimentazione sociale volta a rimodulare welfare e criteri assistenziali, sottolineando un nuovo modello di protagonismo attivo e di autodeterminazione delle persone con disabilità». Protagonista ne è Vincenzo Bardascino, trentenne che non ha mai accettato la propria condizione di fragilità, legata alla sindrome dell’X Fragile.
Ebbene, quel percorso continua a guardare al futuro, come si sottolineerà con forza nel pomeriggio di domani, 27 giugno (ore 17-20), durante l’incontro denominato Il forno di Vincenzo: dall’io al noi il modello possibile. Progettare vita di qualità oltre X-Fragile, autismo e ogni disabilità, passo dopo passo verso il Borgo Solidale, in programma presso la Sala Mangrella del Centro Antico di Eboli.
«Fare comunità – afferma Vito Bardascino, presentando l’incontro – , costruire oggi legami e relazioni che guardino al domani, al Borgo Solidale, dove servizi e bisogni si incontrino e segnino un cammino condiviso. Dal Tu, dall’Io al Noi, oltre le fragilità, per costruire insieme qualcosa di bello e rendere i giovani protagonisti attivi del cambio di paradigma da un welfare assistenziale a un welfare ri-generativo di comunità».
Con il patrocinio del Comune di Eboli e la collaborazione di numerose realtà sociali e del Terzo Settore, il seminario potrà contare sulla partecipazione di numerosi addetti ai lavori e professionisti del settore.
I saluti istituzionali saranno affidati al sindaco di Eboli Mario Conte, mentre a introdurre e a coordinare i lavori sarà lo stesso Vito Bardascino. Vi sarà quindi un saluto di Antonia Autuori della Fondazione Comunità Salernitana, seguito dalla presentazione del video emozionale Perchè ci vogliamo bene di Dante Farricella, fotografo.
Subito dopo è previsto l’intervento denominato Il forno di Vincenzo: progetto che guarda al futuro, a cura di China Aresu e Vincenzo Bardascino. Quindi Luigi Croce del Centro Studi Sostegno di Brescia e dell’AAIDD di Washington (American Association on Intellectual and Developmental Disabilities) si soffermerà sul tema Qualità di vita o Vita di qualità? Tra soddisfazione e diritto di cittadinanza, seguito da Giampiero Griffo, membro del Consiglio Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International) e condirettore del CeRC (Centre for Governmentality and Disability Studies Robert Castel) dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che porrà invece l’attenzione su una domanda alla quale molto spesso si fatica a trovare risposta, ossia Chi sono le persone con disabilità?.
E ancora, di Musei, accessibilità e inclusione: il Manes domani discuterà Ilaria Menale, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Eboli, mentre di Istituzioni e società, quanto c’è ancora da realizzare per l’inclusione delle persone con disabilità?, parlerà lo scrittore Gianluca Di Matola.
Infine, la presentazione del progetto Passo dopo passo verso il Borgo Solidale sarà è affidata a Vito Bardascino e Francesca Spera che accompagneranno i presenti alla scoperta di un’idea con le carte in regola e la forza per trovare accoglienza e concretezza.
Il buffet di chiusura sarà curato dai “Cavalieri del Pane”, protagonisti di un laboratorio di panificazione coordinato da Vincenzo Bardascino. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: vito@ilfornodivincenzo.it.
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