Consiglieri con sindrome di Down: dal diritto all’inclusione al diritto alla rappresentanza

«Le nomine a Consiglieri di Tiziano, Michele e Luca in altrettante nostre Sezioni – commenta Gianfranco Salbini, presidente nazionale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down) – segnano un passaggio politico fondamentale: dal diritto all’inclusione al diritto alla rappresentanza, realizzando concretamente un principio che da troppo tempo è rimasto solo nelle parole, quale “Nulla su di Noi senza di Noi”»
Tiziano Moretti
Tiziano Moretti, consigliere dell’AIPD di Belluno

«Includere non basta – sottolineano dall’AIPD (Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down) – partecipare nemmeno: le persone con sindrome di Down possono, vogliono e devono essere protagoniste, soprattutto nei contesti in cui si prendono decisioni che li riguardano. E il protagonismo può nascere proprio all’interno della nostra stessa Associazione, consentendo loro di passare dal ruolo di “beneficiari” o di semplici “soci”, a quello di consiglieri. Un’idea non nuova, questa, all’interno della nostra Associazione, ufficialmente suggerita dalle stesse persone con sindrome di Down, che in occasione della nostra Assemblea dei Soci del 2023 presentarono una mozione (a questo link il testo integrale), dove si leggeva tra l’altro: “Noi persone con la sindrome di Down, seguendo il motto “con noi, non al nostro posto”, vogliamo che nei consigli di amministrazione delle sezioni e di AIPD Nazionale ci sia una persona con sindrome di Down”. Ebbene, di lì a poco vennero nominati i primi consiglieri con sindrome di Down, Tiziano Moretti e Michele Comai, la cui esperienza si sta rivelando molto positiva, non solo per la loro crescita personale, ma anche e soprattutto per un arricchimento dell’Associazione, in termini di relazioni e di progettazione».

Tiziano Moretti ha 39 anni e circa un anno fa è diventato consigliere dell’AIPD di Belluno. «Volevo essere disponibile per l’Associazione e dare il mio aiuto, soprattutto per le autonomie – racconta -, perché l’autonomia è fondamentale: in questi giorni, ad esempio, sono al mare con i ragazzi di Italia mia Dopo di noi. Il mio obiettivo è aiutare proprio nelle autonomie e anche nella raccolta fondi. Con gli altri consiglieri mi trovo benissimo, i miei genitori sono molto contenti che io sia diventato consigliere. E io voglio farlo per sempre!».

Michele Comai
In primo piano Michele Comai, consigliere dell’AIPD del Trentino

Anche Michele Comai è stato nominato consigliere dell’AIPD del Trentino poco più di un anno fa e finora si è dato molto da fare. «Mi trovo benissimo nel gruppo – ha affermato – e per me è una scuola di vita, perché mi sento più responsabile e più capace anche nel relazionarmi».
«Ancora una volta – riflette Annalice Colacicco, presidente dell’AIPD trentina -, questi giovani adulti ci dimostrano che sono molto più pronti e preparati alle sfide di quanto non pensiamo noi, in particolare noi genitori, Questo mi fa pensare che ci sia bisogno di dare fiducia a queste persone, perché possano dimostrare quante risorse sanno mettere in campo. Michele ci sorprende ed è un esempio per la cura e l’attenzione che pone in quello che fa, per il rispetto con cui si esprime e si relaziona. Ci riporta molto spesso anche alla concretezza dell’azione, all’essenziale. Ci auguriamo dunque di avere sempre questa possibilità di fare quello che ormai 46 anni fa l’AIPD aveva indicato come strada: mettere al centro la persona con sindrome di Down, rendendola protagonista della sua vita, delle sue scelte, del suo futuro. E oggi siamo ancora più convinti che questa non sia solo una filosofia, ma la strada giusta. Ci sono ancora troppe realtà in cui “attori” e “arbitri” sono le persone che stanno intorno alla persona con disabilità. Quello che noi ci impegnamo a fare tutti i giorni è dare spazio e fiducia, a beneficio di tutti, come è stato nella nostra piccola esperienza con Michele. Potevamo farlo prima? Non so, volevamo una persona che fosse veramente pronta per ricoprire questo ruolo e sentisse necessario dare il proprio contributo. E questo, con la cura e l’attenzione che ha per l’Associazione e per le varie attività, Michele lo fa egregiamente».

Luca Di Stefano
Luca Di Stefano, consigliere dell’AIPD della Marsica

Luca Di Stefano, 40 anni il prossimo mese di novembre, ha invece appena assunto l’incarico e non sa ancora cosa lo aspetterà, ma ha le idee molto chiare sul motivo per cui ha pensato di diventare consigliere dell’AIPD della Marsica: è stato infatti lui stesso a proporsi: «Ho desiderato far parte del Consiglio per dare voce a tutti i ragazzi della nostra Associazione. Voglio condividere le loro proposte e i loro desideri per portarli in alto. E sono sicuro che il Consiglio ci ascolterà! I ragazzi sono stati felicissimi e mi hanno subito avanzato delle proposte per progetti a cui partecipare. Spero di contribuire un po’ alla realizzazione dei sogni dei miei amici. Ringrazio quindi la presidente Monica che ha accolto subito la mia richiesta e tutti i soci che mi hanno sostenuto».
Monica è Monica Carducci, presidente appunto della Sezione marsicana, che dice: «Luca ha un equilibrio e una sensibilità fuori dal comune. Eravamo a un evento, mi si è avvicinato e mi ha detto che avrebbe voluto fare qualcosa per i ragazzi. Così, gli ho proposto di partecipare all’Assemblea Generale che si sarebbe svolta a breve. Quando è venuto in assemblea, è stato chiaro che la sua volontà fosse quella di entrare nel Consiglio. Tutti i soci hanno accolto favorevolmente la sua proposta, a partire da me: se parliamo di inclusione, dobbiamo metterla in pratica nelle nostre Associazioni. E così Luca è entrato, con il consenso di tutti, a far parte dell’AIPD della Marsica. Ci aspettiamo che possa contribuire in maniera importante, fornendoci delle proposte che vadano a beneficio delle altre persone con sindrome di Down: si confronterà con loro e riporterà in Consiglio le esigenze, le difficoltà e i sogni».
Anche Michele Comai ha voluto trasmettere in un video (disponibile a questo link) gli auguri e i suoi consigli a Luca Di Stefano.

«Queste nomine – commenta Gianfranco Salbini, presidente nazionale dell’AIPD – segnano un passaggio politico fondamentale per la nostra Associazione e per l’intero movimento delle persone con disabilità: dal diritto all’inclusione al diritto alla rappresentanza. L’ingresso nei Consigli Direttivi di persone con sindrome di Down è infatti la realizzazione concreta di un principio che da troppo tempo è rimasto solo nelle parole: Nulla su di Noi senza di Noi. E del resto, la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che ormai da 16 anni è la Legge 18/09 dello Stato Italiano, ci ricorda che il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale, la libertà di scelta e la piena partecipazione sono diritti fondamentali. In questo senso, la nostra Associazione sceglie di andare oltre l’inclusione formale, promuovendo il protagonismo reale, l’ascolto autentico, la valorizzazione delle competenze».
«Tiziano, Michele e Luca – aggiunge – non sono simboli, ma cittadini attivi, capaci di visione e responsabilità. Il loro protagonismo rafforza la nostra rete, la rende più credibile, più giusta, più vera. Ora, dunque, è il momento che anche le Istituzioni e il mondo del Terzo Settore seguano questa direzione: serve un nuovo modello di governance inclusiva, dove le persone con disabilità siano parte integrante dei processi decisionali, a tutti i livelli. Solo così potremo attuare pienamente lo spirito e i princìpi della Convenzione ONU, mettendo davvero al centro la persona». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampaaipd@gmail.com.
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