Dalla prossima stagione calcistica 2025/2026, i tifosi con disabilità che vorranno assistere alle partite di Inter e Milan allo Stadio di San Siro potranno per la prima volta acquistare biglietti singoli e abbonamenti tramite un nuovo sistema, che porrà fine all’epoca degli accrediti gara per gara e che obbligava le persone a un processo macchinoso e incerto, con criteri di assegnazione percepiti come poco chiari e lontani da una reale logica inclusiva

Come leggiamo nel portale Persone con disabilità.it, dalla prossima stagione calcistica 2025/2026, i tifosi con disabilità che vorranno assistere alle partite di Inter e Milan allo Stadio di San Siro potranno per la prima volta acquistare biglietti singoli e abbonamenti tramite un sistema «paritario, trasparente e inclusivo che favorisca la partecipazione attiva e consapevole di tutti, nel rispetto dell’accessibilità e delle pari opportunità» , come scritto dalle due società, ponendo dunque fine all’epoca degli accrediti gara per gara, «che obbligava le persone – come sottolineato da Persone con disabilità.it – a un processo macchinoso e incerto, con criteri di assegnazione percepiti come poco chiari e lontani da una reale logica inclusiva».
I posti riservati all’interno dello Stadio di San Siro, dunque, saranno disponibili a chi è in possesso di una certificazione di disabilità che attesti invalidità al 100%, disabilità grave o necessità di sostegno intensivo (ai sensi delle Leggi 118/71 e 104/92). Ogni titolo darà accesso sia alla persona con disabilità, sia al suo accompagnatore a tariffe agevolate: 350 euro per l’abbonamento stagionale alla serie A, 35 euro per i big match, 25 euro per le partite ordinarie, 10 euro per la Coppa Italia. L’intero ricavato sarà destinato a progetti dedicati all’inclusione e allo sport per tutti, tra cui l’iniziativa Generazione Sport del Comune di Milano.
«Finalmente – commenta Anna Rossi, presidente della UILDM di Milano (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e attiva nell’iniziativa AccessibAll – le persone con disabilità potranno sentirsi tifosi a tutti gli effetti, parte di una comunità che segue con costanza la propria squadra. Non dovranno più leggere “omaggio” sul biglietto, ma avranno il diritto di esserci, come tutti. Ed è anche particolarmente positivo il fatto che potranno acquistare l’abbonamento per l’intera stagione, cosa fino ad ora preclusa».
«Certo – concludono da Persone con disabilità.it -, il percorso non è finito: i limiti strutturali dello stadio restano, in particolare sul fronte della capienza e della visibilità dei posti riservati. Ma questo primo passo segna una direzione chiara: quella di uno sport che includa davvero». (S.B.)
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