Si chiama “ASSERT” ed è un progetto europeo che coinvolge 7 Paesi, il cui obiettivo è contrastare la povertà energetica tra le persone con disabilità fisiche. In questa fase si stanno organizzando delle “discussioni di gruppo” anche per il nostro Paese, che si svolgeranno entro la fine di settembre in modalità telenatica e per le quali potranno partecipare almeno dieci persone con disabilità fisica che vivono o abbiano vissuto situazioni di povertà energetica
Si chiama ASSERT (ASSist people with physical impairments in energy povERTy, ossia, letteralmente, “Assistere le persone con disabilità fisiche in povertà energetica”) ed è un progetto europeo che ha appunto come obiettivo il contrasto alla povertà energetica tra le persone con disabilità fisiche. «Affrontare le esigenze delle persone con disabilità – si legge infatti nella presentazione dell’iniziativa, che è finanziata dall’Unione Europea, nell’ambito del programma LIFE, dedicato all’ambiente e all’azione per il clima – può interrompere il circolo vizioso di aggravamento delle condizioni di salute a causa di difficili condizioni abitative, che portano alla povertà energetica e viceversa. Si tratta di una sfida cruciale per molti, ma che risulta ancora più pressante per chi vive con una disabilità, poiché le maggiori esigenze energetiche, unite a redditi spesso più bassi, rendono tali persone estremamente vulnerabili. Con ASSERT, quindi, si vuole tentare di rompere quel circolo vizioso, tramite attività e misure che affrontino sia le esigenze immediate delle persone con disabilità, sia le lacune sistemiche a livello politico e operativo».
Avviato nel mese di ottobre dello scorso anno, il progetto si svolge nell’arco di 36 mesi, fino al 30 settembre 2027, con il coinvolgimento di un partenariato europeo di 11 organizzazioni provenienti da 7 Paesi europei (Belgio, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Spagna), con il coordinamento dell’AISFOR e in questa fase si stanno organizzando, in ciascun Paese partecipante, dei Focus Groups, ovvero delle discussioni di gruppo, con l’obiettivo di comprendere i bisogni energetici, le condizioni di comfort indoor attese e le pratiche energetiche delle persone con disabilità che vivono in condizioni di povertà energetica. «I risultati di tali Focus Groups – spiegano i promotori del progetto – costituiranno la base per analizzare l’impatto dei bisogni degli utenti e delle aspettative di comfort indoor sui consumi energetici, nonché i profili di consumo energetico giornaliero tipici. Tutte informazioni che forniranno dati e indicazioni chiave per lo sviluppo dei materiali formativi e per l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili».
Anche la FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie) sta collaborando, per il nostro Paese, all’iniziativa, cercando almeno dieci partecipanti disponibili a prendere parte al Focus Group in modalità telematica, che si svolgerà entro la fine del prossimo mese di settembre, con la compilazione di un breve questionario preliminare.
Ben volentieri, dunque, il nostro giornale dà visibilità a questo progetto, che potrà certamente portare a ottimi risultati concreti. (S.B.)
A questo link sono disponibili (in italiano) le varie notizie sul progetto ASSERT. Per ogni altra informazione, fare riferimento all’indirizzo giulia.torriani@eurac.edu (o anche a presidenza@fishets.it).
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