Ci sono personaggi e parole che meriterebbero solo un indignato silenzio, ma se in un contesto sociale contrassegnato da concreti tagli al welfare sociale sulla disabilità, come sta accadendo in Gran Bretagna, chi si definisce un comico (ma anche molto altro) sostiene che le persone con disabilità «andrebbero fatte morire di fame, perché non si può regalare soldi alla gente», spalleggiato da un presentatore televisivo e senza che un’emittente senta nemmeno il bisogno di scusarsi, è molto meglio tenere ben alta l’attenzione

«Non abbiamo proprio niente di cui scusarci!», hanno dichiarato da «GB News», canale televisivo e radiofonico britannico, a proposito di quanto detto da Lewis Schaffer, ospite di un programma dell’emittente, a proposito delle persone con disabilità.
Le parole di Schaffer, che nel proprio profilo di X si descrive come «virologo, cardiologo, climatologo, storico», mentre in Wikipedia viene definito come «comico e conduttore radiofonico», sono state riferite dal portale DNS (Disability News Service), insieme a quelle del presentatore di «GB News», Patrick Christys. Quest’ultimo, dunque, aveva detto ai telespettatori che «bisogna tagliare il welfare e che il primo ministro inglese non sta “facendo molto” per tagliare i sussidi di invalidità». Dal canto suo, il sedicente comico Schaffer, rispetto a come risolvere quei problemi di spesa, aveva testualmente affermato che «per togliere di torno le persone con disabilità basta farle morire di fame, perché non si possono semplicemente regalare soldi alla gente». «Cos’altro si potrebbe fare? – ha aggiunto – Sparargli? Penso che sia un po’ troppo forte»…
A quel punto, dopo avere esaminato il commento, «chiaramente comico», «GB News» non ha ritenuto «che vi fossero elementi che richiedessero scuse o ulteriori spiegazioni». Nei giorni successivi – e ci mancherebbe che non fosse successo! – l’emittente è stata letteralmente inondata di reclami all’Ofcom, l’“Agcom inglese”, ossia l’ente regolatore dei servizi di comunicazione.
Abbiamo atteso qualche giorno per scrivere di questa vicenda, dopo tutte le opportune verifiche, per capire se ci si trovasse di fronte a qualcosa di realmente accaduto. Ebbene, è proprio andata come scritto dal portale DNS, che però non si è limitato a riportare l’episodio, ma ha anche voluto sottolineare un paio di ulteriori elementi.
Innanzitutto il fatto che la spesa previdenziale per le persone in età lavorativa è stabile in percentuale sul Prodotto Interno Lordo britannico, ma anche che quanto accaduto durante la trasmissione di «GB News» è a quanto pare solo l’ultimo esempio di discorsi d’odio contro la disabilità, trasmessi e pubblicati dai principali media inglesi negli ultimi decenni, in parallelo ai costanti tentativi del governo di tagliare la spesa per i sussidi di invalidità. Appena tre mesi fa, tra l’altro, il Dipartimento per il Lavoro e le Pensioni aveva suscitato commenti letteralmente inorriditi dopo avere pubblicato cifre che mostravano il costo totale per l’economia delle persone con disabilità che non possono lavorare. Ricorda qualcosa, pensando alla storia del Novecento?…
Sempre DNS ha raccolto anche i commenti di Natasha Hirst, rappresentante dei membri con disabilità della National Union of Journalists, che ha dichiarato: «È spaventoso e inaccettabile che un’emittente regolamentata dall’Ofcom incoraggi e consenta commenti discriminatori e dannosi sulle persone con disabilità. Insinuare violenza nei confronti delle persone con disabilità, infatti, non è uno scherzo né una battuta comica e può avere conseguenze concrete, alimentando discorsi d’odio e molestie. Ci aspettiamo dunque che l’Ofcom faccia il suo lavoro di regolamentazione e indaghi sui reclami presentati, riconoscendo il contesto più ampio di esclusione e abuso che le persone con disabilità subiscono nella loro vita quotidiana».
Dal canto suo, l’attivista per i diritti delle persone con disabilità Ben Scott ha chiesto all’Ofcom, senza mezzi termini, la chiusura di «GB News», per la diffusione di una retorica «astronomicamente scioccante e spaventosa», affermando che le parole di Lewis Schaffer gli ricordavano «la retorica nazista del “mangiatore inutile” degli Anni Trenta, che alla fine portò all’uccisione mirata di centinaia di migliaia di persone con disabilità in Germania attraverso il programma Aktion T4». Ecco, i ricordi di storia del Novecento che tornano…
Rispetto a quest’ultima istanza, un portavoce dell’Ofcom ha dichiarato: «Stiamo valutando la conformità dei reclami relativi a questo programma per le nostre norme in materia di trasmissione radiotelevisiva prima di decidere se indagare o meno».
Qualcuno potrà dire che si sta dando troppo spazio a personaggi e parole che meriterebbero solo un indignato silenzio. E tuttavia… Quanto accade in questo momento storico in giro per il mondo non è certo rassicurante e quando attorno a ciò che dice un “comico, conduttore radiofonico, virologo, cardiologo, climatologo e storico”, spalleggiato da un presentatore televisivo, senza che un’emittente senta nemmeno il bisogno di scusarsi, vi è un contesto sociale contrassegnato da concreti tagli al welfare sociale sulla disabilità, è molto, ma molto meglio tenere ben alta l’attenzione. (S.B.)
Ringraziamo Giovanni Merlo per la segnalazione.
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