«Perché ti servirebbero questi soldi che guadagni con il tuo lavoro, Giulio?», «mi servirebbero per l’appunto per affrontare delle mie spese»: «queste parole di Giulio – commentano dall’ANGSA Lazio – raccolgono il significato di dignità che con molta fatica cerchiamo da anni di far comprendere a chi dovrebbe garantirla!». Vediamo dunque, anche tramite il suo racconto diretto, come Giulio, giovane con autismo dell’ANGSA Lazio, si sia felicemente inserito nel circuito lavorativo del progetto “BREAKCotto”

È trascorso più di un mese da quando abbiamo ricevuto questo messaggio: «Ciao, come puoi vedere Giulio ha cominciato a lavorare con BREAKCotto!!!». Questi sono i messaggi che vorremmo sempre ricevere. Ma andiamo per gradi.
Era febbraio quando siamo stati contattati dal responsabile del progetto BREAKCotto, il “mitico” don Andrea Bonsignori, pedagogista e fondatore della BREAKCotto, socio fondatore della FIA (Fondazione Italiana Autismo), di cui anche l’ANGSA Nazionale (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo) è fondatrice. A questo e a questo link si trovano tutte le informazioni, anche con una nutrita galleria di foto delle persone autistiche già inserite nel progetto: provvedere al rifornimento di distributori automatici di bevande, snack e prodotti no food affiancati da un tutor formato.
Anche Roma, dunque, avrebbe avuto il suo BREAKCotto. L’azienda IVS Italia di Ciampino, infatti, che partecipa al 20% del progetto ed è leader nella distribuzione automatica, grazie al direttore Mario Tessaro, cercava due persone autistiche da inserire presso l’Aeroporto di Fiumicino e gli Studi Mediaset della Tiburtina. Abbiamo quindi proposto ai nostri associati [dell’ANGSA Lazio, N.d.R.] e alle famiglie che gravitano comunque intorno alla nostra Associazione, questa opportunità e dieci ragazzi hanno partecipato ai colloqui e poi alle prove pratiche. Una delle persone selezionate è stata Giulio De Mattia e chi meglio di lui può raccontare la sua prima vera esperienza lavorativa? Godetevi la sua intervista, che abbiamo chiesto al padre di realizzare per tutti noi.
Come ti trovi in questa nuova avventura di lavoro, Giulio?
«Allora, io in questa nuova avventura di lavoro mi trovo benissimo, perché innanzitutto questo lavoro mi piace tantissimo; secondo, mi trovo molto bene a lavorare con Rocco [il compagno tutor formato] e terzo, perché mi piace essere impegnato e occupato nel fare qualcosa, essendo una cosa che ritengo molto utile per il mio percorso di autonomia; e poi mi piace anche svolgere mansioni di tuttofare».
Mi descrivi in cosa consiste il tuo lavoro, Giulio?
«Allora, per quanto riguarda il mio lavoro, esso consiste nel riempire i distributori automatici attraverso le merendine, i dolci, gli snack e i salati, incluse le bottigliette di tutti i tipi, sia lattine di Coca Cola, aranciate, succhi di frutta, bottiglie di acqua naturale minerale, lattine d’acqua e tanti altri tipi ovviamente. E poi per quanto riguarda le altre mansioni, mi occupo anche di gestire i distributori dei caffè, di aiutare Rocco a riempirli attraverso i prodotti per il caffè, che sono i chicchi di caffè, lo zucchero, l’orzo, l’avena, i bicchieri e le palette. E poi, se necessario, mi occupo anche di svolgere la pulizia dei distributori attraverso un panno e uno spruzzino».
Puoi descrivermi la tua giornata di lavoro?
«Allora, per quanto riguarda la mia giornata lavorativa, inizio intorno alle 8. Per quanto riguarda le aree di lavoro, dipende da che tipo di aree si tratta, ad esempio finora ho lavorato in un cantiere e al Tiburtino e negli Studi di Mediaset e in tante altre svariate aree della zona. Ovviamente in queste attività lavorative i compiti lavorativi che mi spettano sono quelli di aiutare Rocco e di supportarlo in diverse attività. Poi, concluso il giro, Rocco mi riaccompagna alla metropolitana di Rebibbia, dove ci salutiamo con la promessa di rivederci il giorno dopo sempre alla solita ora e sempre con il solito metodo di comunicazione».
Ma perché pensi che sia importante questa esperienza di lavoro, Giulio?
«Allora, ritengo che sia molto importante questa esperienza di lavoro perché sicuramente è molto importante tenersi occupati durante la giornata, costruirsi il proprio percorso di autonomia. E poi soprattutto anche poter potersi guadagnare dei soldi propri personali».
Perché ti servirebbero questi soldi?
«Mi servirebbero per l’appunto per affrontare delle mie spese».
Queste ultime parole di Giulio raccolgono il significato di dignità che con molta fatica cerchiamo da anni di far comprendere a chi dovrebbe garantirla!
*Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo del Lazio.
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