Impedita, di fatto, l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza

Lo sostiene l’organizzazione Cittadinanzattiva, constatando che nel 2013, per la prima volta dal 2006, il Servizio Sanitario Nazionale avrà un finanziamento inferiore in valore assoluto rispetto all’anno precedente e di fatto inferiore al valore dell’inflazione. Ciò appunto impedirà, di fatto, l’erogazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), senza contare l’ulteriore taglio di 1,6 miliardi di euro, previsto dal recente Disegno di Legge di Stabilità...

Donna spinge la carrozzina di un familiare con disabilità«Per la prima volta, dal 2006, il Servizio Sanitario Nazionale avrà nel 2013 un finanziamento inferiore in valore assoluto rispetto all’anno precedente e di fatto inferiore al valore dell’inflazione: si passerà infatti dai 107.880 milioni di euro del 2012 ai 107.424 del 2013».
Lo si legge in un comunicato dell’organizzazione Cittadinanzattiva, che dichiara di aver dedotto tale dato – tramite le proprie reti del CnAMC (Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici) e del Tribunale per i Diritti del Malato – dal documento prodotto dalle Regioni sulla Manovra Finanziaria per il 2012.
«Si tratta di una batosta – si legge ancora nella nota di Cittadinanzattiva – che di fatto nel 2013 impedirà l’erogazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Se la strada che si ha in testa è quella di offrire meno prestazioni sanitarie o aumentare ancora di più ticket e maxi aliquote, diciamo chiaramente “NO” e chiediamo con forza di conoscere cosa il Governo abbia in mente per garantire i LEA».
Il tutto, senza per altro considerare l’ulteriore taglio di 1,6 miliardi di euro al Servizio Sanitario Nazionale, previsto dal recente Disegno di Legge di Stabilità. «Se infatti si aggiunge anche questo, lo scenario – secondo Cittadinanzattiva – è ancora più preoccupante: anche nel 2014, infatti, il Servizio Sanitario Nazionale potrà contare, in valori assoluti, su minori risorse rispetto al 2012».

La richiesta dell’organizzazione – che dichiara anche la propria piena adesione alle manifestazioni nazionali di Roma del 27 ottobre (Diritto alla cura, diritto a curare) e del 31 ottobre (Cresce il welfare, cresce l’Italia) – è dunque quella di «fare subito un passo indietro, rispetto all’ulteriore taglio al Servizio Sanitario Nazionale, previsto dal Disegno di Legge di Stabilità, recuperando le risorse che servono da altri settori come ad esempio quello della Difesa. Le famiglie, in particolare quelle con familiari anziani malati cronici, sono ormai allo stremo e non possono più sostenere altri contraccolpi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: stampa@cittadinanzattiva.it.

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