Dopo che il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero ha assunto una serie di precisi impegni, i componenti del Comitato 16 Novembre (Associazione Malati SLA e Malattie Altamente Invalidanti), che a partire dal 21 ottobre avevano attuato uno sciopero della fame, fino a quando il Governo non avesse dato ascolto alle loro vitali esigenze, ha deciso, il 27 ottobre, di sospendere l’iniziativa “estrema”.
In particolare – come si legge in una nota dello stesso Comitato – il ministro Fornero si è impegnata a «consultare il presidente del Consiglio Monti, per stabilire un importo, comunque consistente, da inserire per la non autosufficienza e a recarsi in Sardegna, per un incontro con una delegazione del Comitato, nella sede dello stesso, a Monserrato (Cagliari), incontro cui parteciperanno anche il ministro della salute Renato Balduzzi e un sottosegretario all’Economia, presumibilmente Gianfranco Polillo».
A questo punto, le condizioni poste dal Comitato – pena «riprendere la battaglia più duramente di prima» – sono che il «Fondo per la Non Autosufficienza sia di almeno 400 milioni di euro, che sia dedicato prevalentemente e prioritariamente alle persone con disabilità grave e gravissima, oltreché “blindato” sugli obiettivi (Piani Individualizzati), onde evitare ogni tipo di distorsione dei fondi da parte delle Regioni».
Si chiede inoltre che venga esaminato il progetto del Comitato stesso, denominato Restare a casa e basato sull’assistenza domiciliare.
Di tale iniziativa anche il nostro giornale si era ampiamente occupato nei giorni scorsi, sottolineando il pieno sostegno dato ad essa dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). (S.B.)
Per ulteriori informazioni: comitato16novembre@gmail.com.
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