Welfare in Lombardia: attendere la nuova Legislatura

E mettere nel frattempo a disposizione, in questa fase pre-elettorale, un’unica sede di confronto in cui approfondire i vari risvolti connessi al welfare, rimandando appunto alla prossima Legislatura l’avvio della fase riformatrice vera e propria: lo hanno chiesto, con una lettera congiunta al nuovo Assessore Regionale, i Comuni, il Forum del Terzo Settore e le organizzazioni sindacali
Carolina Elena Pellegrini
Il nuovo assessore della Regione Lombardia alla Famiglia, alla Conciliazione, all’Integrazione e alla Solidarietà Sociale Carolina Elena Pellegrini

Con un’iniziativa probabilmente senza precedenti, l’ANCI Lombardia (Associazione Nazionale Comuni Italiani), il Forum Regionale del Terzo Settore, la CGIL, lo SPI CGIL (Sindacato Pensionati Italiani), la CISL e la UIL hanno inviato una lettera a firma congiunta a Carolina Elena Pellegrini, nuovo assessore della Lombardia alla Famiglia, alla Conciliazione, all’Integrazione e alla Solidarietà Sociale, avanzando alcune chiare richieste in tema del welfare.
«In questo tempo di crisi – si legge in particolare nel messaggio – le politiche sociali sono tornate al centro del dibattito pubblico. Per questo motivo chiediamo sostanzialmente e prima di tutto alla Regione di sospendere, in questa delicata fase politica e istituzionale, la produzione di atti amministrativi che potrebbero modificare sostanzialmente (e quindi riformare) l’attuale sistema di welfare».
Inoltre, gli Enti e le Organizzazioni che firmano la lettera rivolta all’Assessore propongono «alla Regione di contribuire in questa fase pre-elettorale al confronto sui temi del welfare, predisponendo un’unica sede di confronto in cui affrontare e approfondire i diversi risvolti connessi al tema e di rimandare alla prossima Legislatura l’avvio della fase riformatrice vera e propria».
L’iniziativa, infine, vuole anche essere l’occasione «per ribadire la centralità della programmazione territoriale e per lanciare l’allarme sullo stato di salute degli enti gestori sociosanitari, in particolare delle RSA [Residenze Sanitarie Assistenziali, N.d.R.], sia dal punto di vista finanziario che da quello strutturale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: lombardia@forumterzosettore.it.

Share the Post: