Sembra finalmente avviarsi il dialogo con la Regione Marche

In corrispondenza, infatti, di una conferenza stampa indetta dai promotori della Campagna “Trasparenza e diritti”, lanciata nelle Marche per chiedere alla Regione di applicare la normativa nazionale sui Livelli Essenziali di Assistenza e di regolamentare, in maniera partecipata, i servizi sociosanitari rivolti alle fasce più deboli della popolazione, la Regione stessa si è dichiarata disponibile a un incontro immediato

Donna spinge la carrozzina di un familiare con disabilitàAvevano duramente protestato – come avevamo riferito qualche settimana fa – i promotori nelle Marche della Campagna Trasparenza e diritti, lamentando di attendere da ben cinque mesi una convocazione dalla Regione. Un segnale di disponibilità, poi, a un incontro immediato si è avuto proprio nell’imminenza della conferenza stampa promossa per il 15 marzo, durante la quale è stato fatto il punto del lavoro svolto nei primi otto mesi di lavoro.

A tale iniziativa, è bene ricordarlo – lanciata con un appello ripreso a suo tempo anche dal nostro giornale, tramite il quale chiedere alla Regione di applicare la normativa nazionale sui Livelli Essenziali di Assistenza e di regolamentare, in maniera partecipata, i servizi socio sanitari rivolti alle fasce più deboli della popolazione (persone con grave disabilità, soggetti con demenza o problematiche psichiatriche, anziani malati non autosufficienti) – hanno già aderito oltre sessanta organizzazioni del Terzo Settore (associazioni di volontariato, di utenti, di promozione sociale, cooperative, operatori), tra cui più di dieci Federazioni Regionali (dal Coordinamento Regionale delle Comunità di Accoglienza alle Centrali delle Cooperative, Federsolidarietà e Legacoop Sociali, dall’Unione delle Istituzioni di assistenza alle più importanti Federazioni delle associazioni dei malati), oltre a una Provincia (Fermo), cinque Comuni (Jesi, Falconara, Senigallia, Ascoli Piceno, Maiolati Spontini), un Ambito Territoriale (Jesi) e l’Ufficio del Difensore Civico Regionale. Nei prossimi giorni, inoltre, si pronunceranno a sostegno della Campagna altri importanti Consigli Comunali, come quelli di Macerata e Pesaro, anche alla luce del fatto che sono proprio gli Enti Locali a doversi spesso assumere degli oneri che in base alla normativa sui Livelli Essenziali di Assistenza dovrebbero essere di competenza del Servizio Sanitario.

«Questa nostra Campagna – come spiegano i promotori della stessa – è nata a partire dalla concreta condizione delle persone che necessitano in maniera permanente di servizi socio sanitari domiciliari, diurni e residenziali. In tal senso, sono più di dodicimila coloro i quali fruiscono di servizi diurni e residenziali e altre migliaia vengono assistite a casa dai familiari e in qualche caso supportate dai servizi».
Alla conferenza stampa del 15 marzo, sono intervenuti esponenti delle varie “anime” del Comitato Promotore, in rappresentanza delle associazioni di volontariato e degli utenti (Antigone, Gruppo Solidarietà, Alzheimer Marche), della cooperazione (Federsolidarietà) e degli operatori (Associazione Educatori Professionali), oltreché degli Enti Locali aderenti (Assessore ai Servizi Sociali della Provincia di Fermo), che hanno tutti evidenziato la necessità di un’omogenea regolamentazione dei servizi, in modo tale che ogni Cittadino delle Marche possa avere pari possibilità di accesso. Un’uniformità, questa, da considerare anche rispetto all’organizzazione, alle figure professionali e ai costi. «Oggi – sottolineano ancora i rappresentanti di Trasparenza e diritti – non solo ciò non accade, ma sono presenti importanti divergenze di tipo organizzativo, a causa di mancate disposizione regionali».
In questa situazione, quindi, nelle convenzioni che l’ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale) stipula con i gestori dei servizi, in molte situazioni viene constatato il tentativo di applicare strumentalmente i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociosanitarie, ciò che risulta particolarmente evidente nei servizi residenziali di salute mentale e in quelli diurni e residenziali per persone con grave disabilità. In quelli rivolti invece agli anziani malati non autosufficienti o malati di Alzhemeir, vengono inserite prestazioni aggiuntive, al fine di recuperare dai ricoverati le quote insufficienti trasferite dalla Regione all’ASUR.
Per tutto ciò, va considerata in modo decisamente positivo l’apertura al dialogo, da parte della Regione, per capire come potranno essere affrontati e risolti i vari problemi messi in luce.

Da segnalare infine che per l’occasione, è stata anche presentata la recente pubblicazione – curata dal Gruppo Solidarietà – che presenta il lavoro dell’Osservatorio sui Servizi Sociosanitari nelle Marche, nel quale sono documentate tutte le ragioni della Campagna Trasparenza e diritti. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Segreteria della Campagna Trasparenza e diritti, grusol@grusol.it.

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