Questo l’ho fatto da solo!

Ovvero come sviluppare le autonomie personali e sociali delle persone con diversi tipi di disabilità, che costituirà l’argomento centrale della due giorni di lavoro organizzata a Gardolo (Trento), dal Centro Studi Erickson, per il 22 e 23 marzo e che al proprio interno prevede anche tre workshop di approfondimento, riguardanti tra l’altro anche la sindrome di Down e l’autismo

Giovane donna con disabilità alla finestra insieme a un amico«Predisporre le azioni necessarie, prevedere le varie fasi di lavoro, gestire i tempi, le risorse, i pro e i contro, comprendere obiettivamente la fattibilità dei vari progetti e, al tempo stesso, crederci veramente e percepire la “possibilità” reale di intraprendere il viaggio verso l’acquisizione delle autonomie, traguardo che vede genitori/educatori e figli come protagonisti indiscussi, ma non è certo così facile o naturale per le persone con disabilità».
Ruoterà attorno a questi concetti, come si legge nella presentazione, il convegno denominato Faccio io! Autonomie personali e sociali nella disabilità, iorganizzato dal Centro Studi Erickson, presso la propria sede vicina a Trento (Via del Pioppeto, 24, Gardolo), per venerdì 22 e sagabto 23 marzo. Una due giorni di lavoro, dunque, per accompagnare i partecipanti alla scoperta dei metodi, degli strumenti e delle strategie operative utili a progettare e a impostare un percorso funzionale e realmente vicino ai bisogni della persona.

L’avvio si avrà, come detto, venerdì 22, con la sessione plenaria, cui interverranno Dario Ianes della Libera Università di Bolzano, cofondatore del Centro Studi Erickson (Pensami adulto! … e insegnami a esserlo. Uno sguardo al Progetto di Vita), Anna Contardi, assistente sociale, coordinatrice nazionale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) (Questo l’ho fatto da solo! autonomie e sindrome di Down), Flavia Caretto, psicologa dell’Associazione CulturAutismo di Roma (Insieme si può! Proposte psicoeducative per l’autismo) e Mauro Mario Coppa, psicoterapeuta, pedagogista, direttore dei servizi riabilitativi della Lega del Filo d’Oro di Osimo (Ancona) (Ci sono anch’io! Come e perché lavorare sulle autonomie nelle disabilità gravi).
Sabato 23, invece, sarà dedicato in mattinata a tre workshop di approfondimento, riguardanti rispettivamente i temi Disabilità e percorsi psicoeducativi su autonomie e autodeterminazione nella prospettiva del Progetto di Vita (coordinato da Mauro Mario Coppa), Autonomie e sindrome di Down (coordinato da Anna Contardi, Monica Berarducci, psicologa dell’AIPD e Francesco Cadelano, educatore della stessa AIPD) e Autonomie e autismo (coordinato da Flavia Caretto, Gabriella Dibattista, Bruna Scalese, tutte psicologhe dell’Associazione CulturAutismo), con una nuova sessione plenaria nel pomeriggio, che concluderà i lavori, alla quale parteciperanno Monica Costantini dell’AIPD di Venezia (Vi racconto come ho imparato a essere più autonoma), Stefano Marchio e Michele Abram, genitori dell’AIPD del Trentino (Il lavoro con le famiglie verso l’autonomia) e Gianluca Primon, coordinatore del Progetto Casa satellite dell’ANFFAS di Trento (Associazione Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) (L’esperienza dell’ANFFAS Trentino: la «Casa Satellite»). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio stampa@erickson.it.

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